*Modica, Area iblea di Contrada Pirato

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Modica
*Area iblea di Contrada Pirato
(Cozzo Pirato – Pirato Grande – Villa Civello – Pirato Piccolo – Cava Maria – Spana)

  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

La Contrada Pirato è posta a sudovest di Modica, in corrispondenza dell’omonimo quartiere periferico.

Essa è posta sull’altura nota appunto come “Cozzo Pirato”, che si frappone tra la Cava Santa Maria la Nova e la Fiumara di Modica confinando ad ovest con il territorio comunale di Scicli (Contrada Spana).

La Contrada Pirato è raggiungibile dalla Via Sorda Scicli (S.P. 42 “Caitana – Scicli”), il cui imbocco è posto lungo il tratto ovest di Viale della Costituzione (Polo Commerciale di Modica), presso la rotatoria con la “Via Sacro Cuore”; in ogni caso dobbiamo andare in direzione “Scicli”.

Oltrepassato il cavalcavia sulla SS 194 “Pozzallo – Modica”, proseguiamo lungo il quartiere periferico incrociando alla nostra sinistra la S.C. “Pirato – Lombardo – Quartarella” (strada che si collega alle aree di Quartarella, Fosso Tantillo, Serrauccelli e San Giovanni lo Pirato oltrepassando la moderna Chiesa di San Luca) in direzione della “Palestra Athena”, e poco più avanti alla nostra destra la S.C. “Pirato – Cava Maria” seguendo la segnaletica per la pizzeria “Villa Giuditta”.

Da quest’ultima strada raggiungiamo l’area settentrionale della contrada, facente capo al rilievo denominato “Cozzo Pirato”.

Si tratta di un breve promontorio che separa il Vallone Fiumelato, ossia la valle in cui scorre la Fiumara di Modica, dalla vicina Cava Maria.

Quest’ultima è una breve cavità iblea che si origina ad ovest di Modica, la quale poco più a sud si immette nel suddetto corso d’acqua all’altezza della cascata nota come “Conca del Salto”.

Ad oriente è posta la breve Cava Caitina (confluente anch’essa nella Fiumara di Modica), che di fatto separa il Cozzo Pirato dal Colle Monserrato.

L’area più occidentale è nota come “Pirato Grande”, e la si raggiunge andando sempre in direzione della Villa Giuditta (seconda traversa alla nostra sinistra venendo dalla S.P. 42).

L’area di Pirato Grande è piuttosto antropizzata recando vari appezzamenti agricoli delimitati da muri a secco, oltre a varie villette residenziali.

Arriviamo di fronte alla pizzeria “Villa Giuditta”, posta all’interno di un edificio rurale ormai restaurato.

Di fronte ad essa (alla nostra destra), è posta una interessante costruzione rurale in stile rustico denominata “Villa Civello”, della quale possiamo ammirare il suo caratteristico cortile interno.

Proseguendo verso ovest raggiungiamo l’area di “Pirato Piccolo”, ossia la cuspide del Cozzo Pirato che si frappone tra la Cava Maria a sud e il Vallone Fiumelato a nord, delimitando il confine tra i territori di Modica e Scicli.

Da questo punto della contrada possiamo ammirare la vallata in cui scorre la Fiumara di Modica, arrivando presso un cancello di fronte al quale termina la strada.

Da questo cancello accediamo ad un’area boschiva appartenente al demanio forestale della Regione Sicilia, dalla quale inizia il sentiero che, biforcandosi a sua volta, conduce alla Cava Maria andando verso sud, mentre a settentrione si raggiunge la “Conca del Salto” (vedi sezione “Fiumara di Modica e Vallone Fiumelato – Tratto Modicano” per saperne di più).

Lungo la Cava Maria, vi sono i resti di una necropoli rupestre di epoca neolitica.

Essa è composta da varie tombe scavate nella roccia del tipo “a forno”, che probabilmente risalgono al periodo della cosiddetta “Civiltà di Castelluccio” (2300 – 1700 a.C.).

I costoni rocciosi e i margini delle due cavità sono interessati dalla presenza di tombe a fossa di epoca tardo romana.

A sud del Cozzo Pirato, la contrada confina col territorio sciclitano presso la località denominata “Spana”, la quale fa parte del comune di Scicli.

Essa la si raggiunge proseguendo lungo la S.P. 42, da cui imbocchiamo varie traverse laterali, in particolare quella posta a nordovest del rifornimento di carburante (imbocco alla nostra destra).

Questa contrada, posta tra la Cava Maria a nordovest e la Cava Santa Maria la Nova a sudest, con molta probabilità ospitava insediamenti rurali di epoca greco – romana risalenti al periodo tra il 400 a.C. e il 300 d.C. 

Ciò lo si presume in base a vari rinvenimenti di frammenti ceramici e monete dei medesimi periodi.

Sicuramente essi erano posti lungo i margini delle due suddette cavità.

Il vertice sud della Contrada Pirato, che costeggia più ad ovest la Contrada Spana, è raggiungibile dalla suddetta S.C. “Pirato – Lombardo – Quartarella”.

Da questa strada, dopo aver superato la Chiesa di San Luca, superiamo la rotatoria imboccando Via Fosso Tantillo in direzione sud (proseguimento della sopracitata strada comunale), dirigendoci poi alla nostra destra lungo la S.C. “Pirato – Castellett”.

Quest’ultima strada va a delimitare l’intera area meridionale della Contrada Pirato, che è quella più “rurale” data la presenza di vari appezzamenti coltivati e terrazzamenti a strapiombo sulla limitrofa Cava Santa Maria la Nova (cavità che attraversa Scicli, prendendo appunto il nome dalla corrispettiva chiesa sciclitana posta a poca distanza da essa).

Essi, oltre ad essere delimitati dai caratteristici muri a secco, presentano gli immancabili alberi di carrubo e olivo secolari che caratterizzano la campagna modicana, posti in adiacenza ad edifici rurali e masserie.

Ad un certo punto, sulla nostra sinistra vi è un breve ma interessante scorcio sulla Cava Santa Maria la Nova, da cui possiamo ammirare anche il prospiciente altopiano di Contrada Quartarella.

Alla fine della strada vi è un bivio, di cui la strada alla nostra destra conduce all’interno di una proprietà privata, mentre a sinistra vi è un sentiero che conduce lungo la Cava Santa Maria la Nova a sud della Contrada Spana.

Infine, va detto che dalle alture della Contrada Pirato possiamo ammirare ottimi panorami delle limitrofe aree iblee, specie quelle a ridosso della Fiumara di Modica o della Cava Santa Maria la Nova.

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