Modica, Area iblea di Contrada Pozzo Cassero

Homepage – Il Ragusano – Modica – Territorio ibleoArea iblea Pozzo Cassero

Modica

*Area iblea di Contrada Pozzo Cassero

  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

La Contrada Pozzo Cassero è una vasta area agricola situata a nordest di Modica, delimitata dal crocevia tra le S.P. 28 “Modica – Favarotta” e S.P. 29 “Pozzo Cassero – Passo Parrino”.

Essa è raggiungibile dalla città modicana tramite:

  • le S.P. 51 “Modica – Passo Gatta” e S.P. 28 “Modica – Favarotta” (imbocco da Via Gerratana andando in direzione “Noto”) proseguendo fino al cartello indicativo “Pozzo Cassero” da cui, alla nostra destra, imbocchiamo la S.P. 29 “Pozzo Cassero – Passo Parrino” in direzione “Cava Ispica”;
  • dalla S.C. “Serrameta – Bosco – Pozzo Cassero” (imbocco da Via San Marco – S.P. 83 “Modica – Cava Ispica” andando in direzione “Contrada Pozzo Cassero”), raggiungendo la S.P. 29 “Pozzo Cassero – Pozzo Parrino”.

L’area di Pozzo Cassero è compresa tra le Contrade Bosco (sudovest), Palazzelle (nordovest), Passo Parrino (sud), Fondo Mosche (sudest) e le aree della frazione modicana di Frigintini note come Calanchi (nord), San Vito e Cammaratini (est).

Il toponimo della contrada deriverebbe dalla presenza di una sorgente sotterranea; magari la stessa che, poco più ad est in Contrada Cammaratini, va ad alimentare il torrente noto come “Lavinaio di Polara”, il quale più a valle si immette nella Cava Palombieri – Scalarangio (cavità che affluisce nel Fiume Tellaro in territorio di Noto, presso la vicina Provincia di Siracusa).

La Contrada Pozzo Cassero era sede di un’area agricola frequentata sin dal periodo greco – romano, ma che cominciò ad essere popolata durante l’epoca bizantina tra il V secolo d.C. (401 – 500 d.C.), e il VI secolo  d.C. (501 – 600 d.C.).

Essa ebbe funzioni agricolo – pastorali anche durante il periodo medievale coincidente con la nascita della “Contea di Modica”, appartenendo infine alla famiglia “Castro – Grimaldi” (la cui dimora cittadina è posta a “Modica Alta” lungo il Corso San Giorgio, vedi link “Palazzo Castro – Polara – Grimaldi” nella pagina principale di Modica per saperne di più).

Di fianco alla residenza di villeggiatura di questa aristocratica famiglia modicana, nel 1910 venne completata l’odierna Chiesa del Sacro Cuore di Pozzo Cassero, oggi sede dell’omonima parrocchia.

Oggigiorno la Contrada Pozzo Cassero continua ad essere un’importante area agricola del territorio modicano, ospitando al suo interno varie aziende agricolo – zootecniche, ma anche ville residenziali e strutture ricettive di vario genere.

Le uniche testimonianze archeologiche sono dovute alla presenza di ruderi di epoca alto medievale, più precisamente risalenti al sopracitato periodo bizantino.

Si tratta dei resti di antichi insediamenti rurali, di cui rimangono solo grossi blocchi megalitici di pietra locale.

Alcuni di questi blocchi sono sparsi nei terreni della contrada, mentre altri sono stati posti all’interno di antichi muri a secco che ancora oggi delimitano vasti terreni seminativi.

Le costruzioni più degne di nota sono la “Villa Castro – Grimaldi” in stile tardo neoclassico, e la limitrofa nonché monumentale “Chiesa del Sacro Cuore di Pozzo Cassero” in stile liberty.

Queste due costruzioni sono poste lungo la S.C. “Cassero – Fondo Mosche – Abremi” (imbocco dalla S.P. 29 “Pozzo Cassero – Passo Parrino” posto a sudest dell’incrocio con la S.P. 28 “Modica – Favarotta” per Rosolini e Noto, andando in direzione dell’agriturismo “Il Melograno”).

Esse sono  raggiungibili da una traversa delimitata da due edicole votive (una per lato), affiancate a sedili di pietra.

Inoltre, all’interno della Contrada Pozzo Cassero vi sono varie costruzioni rurali (masserie, magazzini ecc…), a cui si aggiungono diverse villette residenziali.

Va detto infine che, all’interno della Contrada Pozzo Cassero vi sono alberi secolari di olivo e carrubo.

Torna su – Ricarica pagina