*Modica, Area iblea di Contrada Raddusa

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Modica

*Area iblea di Contrada Raddusa
(Tratto iniziale della Cava San Bartolomeo)

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Descrizione generale

La Contrada Raddusa è un’area rurale ubicata a sud di Modica, posta a poca distanza dalle Contrade Treppiedi, Torre Cannata e Michelica.

Essa è raggiungibile:

  • dalla “Circonvallazione Ortisiana” di Contrada Treppiedi Sud, imboccando la S.C. “Rocciola Torre Cannata – Malvagia” all’altezza dell’azienda edile “Abate”;
  • dalla S.C. “Torre Cannata – Raddusa”, che possiamo raggiungere o dalla SS 115 “Modica – Ispica” tramite la S.C. “Michelica – Malvagia” (rotatoria di accesso per il centro commerciale “La Fortezza” andando in direzione delle Contrade Michelica Malvagia e Torre Cannata);
  • dalla Via Gigi Olivari (incrocio con la S.P. 32 “Via Cava Ispica – Crocevie – Ciancia” all’altezza del monumento intitolato all’omonimo pilota deceduto nel 1957).

In ogni caso arriviamo presso la costruzione nota come “Torre Cannata” (da ovest dalla S.C. “Michelica – Malvagia”, da est dalla Via Gigi Olivari) percorrendo la strada adiacente ad essa (appunto la S.C. “Torre Cannata – Raddusa”) in direzione sud.

In alternativa, la contrada è raggiungibile dalla S.P. 96 “San Giovanni al Prato – Bugilfezza” meglio nota come “Vanella Amuri” (imbocco a ridosso dell’ingresso alla struttura ricettiva “Borgo Don Chisciotte”), raggiungendo da sud la sopracitata S.C. “Torre Cannata – Raddusa” (strada alla nostra destra in prossimità del bivio all’altezza di Villa Tedeschi).

La Contrada Raddusa è ubicata ad ovest del rilievo noto come “Penninello Malvagia”, nel quale sono poste le principali rovine archeologiche di Contrada Michelica (vedi link nella pagina precedente per saperne di più), tra le quali vanno citate quelle appartenenti ad insediamenti abitativi e adiacenti aree funerarie, composte da tombe a fossa e da ipogei al cui interno sono poste delle catacombe rupestri.

La contrada è solcata dal tratto iniziale della Cava San Bartolomeo, lunga cavità che ad occidente si immette nel territorio sciclitano attraversando la città di Scicli da cui prende il nome del medesimo quartiere, confluendo infine nella Fiumara di Modica a sud della cittadina sciclitana.

Il tratto più a monte di questa cava è appunto solcato dalla S.C. “Torre Cannata – Raddusa”, a nordovest della Contrada Penninello Malvagia.

Principalmente, la Contrada Raddusa si presenta come un vasto altopiano delimitato appunto dalla suddetta cava, in cui vi sono vari caseggiati e masserie rurali di epoche varie adiacenti a campi coltivati delimitati da muri a secco, all’interno dei quali vengono perlopiù coltivati cereali (grano duro), legumi e ortaggi.

La costruzione più degna di nota è la “Villa Tedeschi”, posta nel vertice meridionale della contrada, lungo la S.P. 96 “San Giovanni al Prato – Bugilfezza” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più).

La Contrada Raddusa infine, presenta vari impianti agroindustriali e strutture ricettive, oltre a sparute aree residenziali.

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