*Modica, Area iblea di Contrada Scardacucco e Cava di Pietro

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Modica
*Area iblea di Contrada Scardacucco e Cava di Pietro
(altopiano di Scardacucco – Cava di Pietro – Necropoli)

  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

La Contrada Scardacucco è posta a sudovest dell’altopiano di Piano Ceci, essendone la propaggine sud che si affaccia ad occidente della valle solcata dalla Fiumara di Modica.

L’area la si può raggiungere dalla rotatoria di Contrada Dente Crocicchia (raggiungibile dalla SS 115 “Modica – Ragusa” andando in direzione “Modica Dente”), seguendo le indicazioni per la Contrada Scardacucco o da Via Dente Crocicchia (imbocco ovest), o da Via Ragionier Orazio Giorgio Pluchino (imbocco sud).

In ogni caso raggiungiamo l’altopiano di Contrada Scardacucco, contraddistinto dalla presenza di aree agricole adiacenti ad aziende zootecniche, in cui vi sono anche varie villette residenziali e costruzioni rurali di epoche varie.

L’area più interna della Contrada Scardacucco (raggiungibile dalla Via Dente Crocicchia), rappresenta la sommità dell’omonimo altopiano, presentando aree rurali delimitate dai caratteristici muri a secco.

Questa zona presenta anche alcuni alberi secolari tra carrubi e olivi.

L’area meridionale di Contrada Scardacucco, è raggiungibile dalla Via Ragionier Orazio Giorgio Pluchino, e a sua volta dalla traversa posta a sudovest del “Vivaio Frasca” denominata S.C. “Scardacucco”, oppure dalla strada nota come “Vanella 71” (imbocco da Via Ragionier Orazio Giorgio Pluchino dalla vecchia immissione per la SS 115).

Essa è la più interessante dai punti di vista paesaggistici ed archeologici.

In questa zona è ubicata la “Cava di Pietro”, una breve cavità iblea che si immette più ad oriente nella Fiumara di Modica.

Le pareti di questa cava presentano terrazzamenti coltivati, e alcuni edifici costruiti a strapiombo sulla cavità, e gli accessi posti lungo la S.C. “Scardacucco” e la “Vanella 71” risultano non accessibili.

Ma il fondo di questa breve cava lo si può raggiungere dalla S.P. 54 “Modica – Scicli” (imbocco da “Modica Bassa” da Via Vittorio Veneto), da una breve traversa in galleria, che permette di oltrepassare il terrapieno su cui è posto il tratto della “Ferrovia Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi” che collega Scicli a Modica seguendo il fondo della valle in cui scorre la Fiumara di Modica.

Bisogna appunto tenere come riferimento la galleria artificiale in cemento armato sotto la quale passa la ferrovia, a sud della quale vi è posto l’imbocco della sopracitata traversa.

La linea ferroviaria occlude lo sbocco della breve cava, nelle cui pareti è localizzata una necropoli rupestre dell’età del bronzo, risalente con molta probabilità al periodo della “Civiltà di Castelluccio” (2300 a.C. – 1700 a.C.).

Le tombe risultano dislocate lungo i terrazzamenti della cavità, e la loro esplorazione diretta risulta difficoltosa e per certi versi anche pericolosa; e per questo essa è raccomandata sempre ad esperti in speleologia, canyoning e arrampicate.

Altre tombe rupestri, sono poste più a sud dello sbocco della Cava di Pietro, anch’esse poco semplici da raggiungere per i sopracitati motivi.

Esse sono comunque visibili dal sentiero scosceso posto alla fine della traversa che dalla “Vanella 71” conduce alla struttura ricettiva “Casa Vacanze I Due Ulivi” (imbocco preceduto da un largo spiazzale posto alla nostra sinistra venendo da est), dal quale si raggiungono i terrazzamenti a strapiombo posti a sud di Contrada Scardacucco.

Il versante inferiore di questa piccola necropoli, lo si può raggiungere anche dalla S.P. 54 per Scicli, imboccando la strada denominata “Vanella 147” (ingresso in salita preceduto da segnali di strada senza uscita e di pericolo caduta massi), anch’essa oltrepassante la suddetta linea ferroviaria tramite una galleria.

Le tombe che formano questa piccola necropoli posta a poca distanza dal tratto della Fiumara di Modica denominato “Conca del Salto” (posto a sudovest), comprendono sempre sepolcri risalenti alla suddetta età del bronzo, e alcune di esse periodo dell’Età del Ferro (850 a.C. – 650 a.C.).

Le tombe poste in ordine sparso, apparterrebbero ad insediamenti abitativi di epoca protostorica ubicati o sull’altopiano di Contrada Scardacucco, oppure lungo la Fiumara di Modica dove proprio presso la sopracitata “Conca del Salto”, sono stati rinvenuti vari reperti bronzei dei medesimi periodi, che formano il cosiddetto “Ripostiglio” il cui contenuto è esposto al Museo “Pigorini” di Roma”.

Infine, dall’altopiano di Contrada Scardacucco, possiamo appunto ammirare ottimi panorami della valle in cui scorre la Fiumara di Modica e delle aree iblee limitrofe.

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