*Modica, Colle Giganta

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Modica

*Colle Giganta
(San Giuliano – Tirella – San Girolamo – Giganta – Ufra – Piedigrotta – Sant’Andrea – Catanzaro)

  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

Il Colle Giganta è il rilievo ibleo che si erge ad est dell’area del centro storico modicano, denominata “Modica Bassa”.

Questo sito collinare è noto anche come “Gigante” o col toponimo dialettale “Giacanta”.

Il colle, alto circa 470 metri sul livello del mare, funge da propaggine di un vasto altopiano che fronteggia ad ovest la collina denominata “Idria” e a sud il Colle Monserrato.

Esso è delimitato rispettivamente a nordovest dalla Cava Passo Gatta solcata dal Torrente Pozzo dei Pruni, ad ovest dall’area urbana di Modica Bassa (corrispondente al corso della “Fiumara di Modica”), a sudovest dalla Cava San Liberale in cui scorre l’omonimo corso d’acqua, e ad est dalle contrade prospicienti al versante occidentale della Cava d’Ispica.

Il perimetro “modicano” del Colle Giganta è delimitato dalle seguenti strade (da sud verso nord):

  • “Vie Tirella e Modica Sorda”, raggiungibili dal quartiere del “Sacro Cuore” facente parte dell’area urbana di “Modica Sorda” tramite Via Nazionale o Via Trani;
  • “Via Iachinoto Saverio “, il cui imbocco è posto nel tratto orientale di Via Tirella (a destra della macelleria “Floridia Giorgio”);
  • “Via San Liberale”, posta ad occidente di Via Iachinoto Saverio, a poca distanza della quale (presumibilmente lungo la Via Correri) era posta una chiesa che da il nome alla limitrofa cava;
  • “Via Correri – Via San Girolamo – Vico Buscema – Via San Aconsio”, insieme di strette strade e scalinate poste lungo il settore orientale di “Modica Bassa” alle falde del Colle Giganta in prossimità della Chiesa di San Girolamo e del sito rupestre detto di “Sant’Aconsio” (imbocco “sud” al termine del tratto ovest di Via San Liberale; imbocco “nord” da Piazza Matteotti in prossimità delle Chiese di Santa Maria del Carmine e di San Paolo, tramite le Vie Silvio Pellico e Lavinaio San Paolo);
  • “Via Gigante”, ad est della Chiesa di San Paolo (imbocco dalle Vie Silvio Pellico e Lavinaio San Paolo);
  • Via Sant’Andrea“, a est di Corso Mazzini che si collega con la S.C. “Sant’Andrea – Piedigrotta” (imbocco “sud” dalla prima traversa a destra di Corso Mazzini venendo da Via Marchesa Tedeschi; imbocco “nord” da Via San Marco tramite le Vie Antonino Agosta e Addolorata, raggiungendo la Chiesa di Sant’Andrea);

A queste strade si aggiunge il tratto nord di Via San Marco, che va a delimitare l’estrema area settentrionale del sito ibleo, collegandosi alla S.P. 83 “Modica – Cava Ispica”.

La sommità del sito collinare, corrispondente all’area posta tra le Contrade Ufra e  Piedigrotta, è raggiungibile a piedi o con veicoli “leggeri” dal centro storico di Modica tramite quattro strade in pendenza.

Esse sono:

  • “Strada Consortile San Giuliano – Macallè – Sant’Elena” (imbocco dal tratto est di Via Modica Sorda presso il quartiere “Tirella”);
  • “Scalinata di Via Gigante” (imbocco da Via Lavinaio San Paolo);
  • “Vico Papanno”, comunicante con la S.C. “Giganta – Piedigrotta” (imbocchi dal centro storico modicano a sud di Vico Gaetano Puglisi, o dalla scalinata al termine di Via Lavinaio San Paolo)
  • “Vie Antonino Agosta – Addolorata – Sant’Andrea”.

Le strade più “agevoli” per raggiungere il rilievo sono:

  • la S.C. (Strada Comunale) “San Giuliano – Macallè – Sant’Elena”, che si collega più a nord in Contrada Piedigrotta con il Vico Papanno e la Via Sant’Andrea (imbocco a nord del “Ponte San Giuliano”, ossia l’attraversamento sul Torrente San Liberale ubicato tra l’estremo tratto est di Via Modica Sorda e Via San Giuliano).

Il Colle Giganta è il rilievo collinare più esteso del territorio modicano, che va a delimitare l’area orientale del centro storico di Modica Bassa corrispondente al quartiere medievale denominato “Casale”.

Le pareti rocciose del colle che, come detto in precedenza, sono lambite dalle cave in cui (da sud verso nord) scorrono i Torrenti San Liberale, Fiumara di Modica e Pozzo dei Pruni, sono in buona parte ricoperte da una folta vegetazione arborea formata in prevalenza da alberi di pino.

Le pendici del sito collinare risultano colme di anfratti e siti rupestri artificiali, che comprendono tombe, oratori e abitazioni trogloditiche di epoche varie.

L’area presenta anche varie “Pirrere”, ossia cave in cui veniva estratta la locale “Pietra di Modica”, facilmente riconoscibili grazie alle regolari pareti rocciose risultato dell’attività estrattiva praticata presso di esse.

Tra queste ultime va citata la “Pirrera” posta lungo la S.C. “San Giuliano – Macallè – Sant’Wle, lungo il versante orientale del Colle Giganta.

Tra i siti più interessanti va citato il sito dell’ex Chiesa medievale di Sant’Aconzio, con il limitrofo giardino detto dei “Timpi”, che ospita una piantagione di bambù collocata su un terrazzamento.

A poca distanza è posta la piccola Chiesa di San Girolamo.

Poco più a nord vi è l’area detta del “Lavinaio di San Paolo”, in cui le pareti del colle formano una breve valle secondaria.

Sul limitrofo altopiano raggiungibile dal Vico Papanno, troviamo i ruderi di un sito rupestre, che corrisponderebbe all’antica Chiesa bizantina detta di “Sant’Alessandra”, raggiungibile da una galleria artificiale (vedi link “Chiesa Rupestre di Sant’Alessandra” nella pagina precedente per saperne di più).

La sommità del rilievo in cui è posto il suddetto sito rupestre, presenta i ruderi di un antico terrazzamento, formati in gran parte da blocchi megalitici.

Dalla tortuosa Via Sant’Andrea, invece oltrepassiamo il quartiere in cui è posta l’omonima chiesa, raggiungendo il versante ovest del colle.

Lungo la Via Sant’Andrea, che si collega più a monte con la S.C. “San Giuliano – Macallè – Sant’Elena”, possiamo ammirare vari terrazzamenti ed edifici rurali in stile rustico.

Da questa strada, imbocchiamo una traversa posta poco più a nord dell’imbocco di Vico Papanno (lato monte), lungo la quale vi sono alcune rovine composte da blocchi megalitici, appartenenti certamente ad un insediamento di epoca medievale.

A nordovest è posta l’area detta di “San Marco” posta all’imbocco della S.P. 83 “Modica – Cava Ispica” (Via San Marco – Mista).

Qui sono stati localizzati i ruderi del  sito conventuale agostiniano di San Marco (che da il nome alla limitrofa area) e della Chiesa di Santa Maria della Croce, oltre a vari siti rupestri tra cui quello di un “Villaggio” inglobato all’interno di una cava di pietre situata in Contrada San Marco – Mista (vedi link “Area iblea di Contrada San Marco – Mista” nella pagina precedente per saperne di più).

Ad oriente si affaccia il versante di Contrada San Giuliano, che va a delimitare il Torrente San Liberale, che possiamo raggiungere tramite la S.C. “San Giuliano – Macallè – Sant’Elena” o l’omonima strada consortile, mediante alcune traverse laterali.

Qui tra i vari terrazzamenti delimitati da muri a secco, vi sono posti vari siti rupestri.

L’altopiano del Colle Giganta, comprendente parte delle Contrade Ufra, Piedigrotta e Catanzaro Pennino, è più antropizzato data la presenza di villette residenziali ed edifici industriali, presentandosi comunque caratterizzato da aree agricole suddivise da un reticolo di muri a secco, dentro le quali possiamo ammirare anche secolari alberi di olivo o carrubo.

Va menzionata anche la presenza di folti roveti.

Da quest’area del Colle Giganta, tralasciando le sopracitate strade denominate “Vico Papanno” e “Via Sant’Andrea”, tramite le varie S.P. 83 “Modica – Cava Ispica” (denominata “Via Catanzaro Pizzilli”), raggiungibile tramite (da ovest verso est) le S.C. “Catanzaro – Catanzarello” e “Sant’Elena – Pizzilli”, possiamo appunto raggiungere la Cava d’Ispica oltrepassando buona parte dell’area orientale del territorio ibleo modicano.

Va detto infine che, dalle alture del Colle Giganta, possiamo godere di ottime visuali panoramiche sulla città di Modica e su gran parte del limitrofo territorio.

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