*Modica, Fiumara di Modica e Vallone Fiumelato; Tratto “Scicli – Foce Fiumara di Modica”

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Modica

Fiumara di Modica e Vallone Fiumelato – Tratto Modicano
(Territori di Modica e Scicli)

*Tratto “Scicli – Foce Fiumara di Modica”
(Tratto “Ronna Fridda – Mendolilli – Scicli – Villaggio Jungi – Genovese – Foce della Fiumara di Modica”)

  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

A sud della Conca del Salto, la Fiumara di Modica entra in territorio sciclitano, costeggiato sempre dalla S.P. 54 “Modica – Scicli”.

Oltrepassata la confluenza con le minori Cave Maria e Mangiagesso, il fiume attraversa le aree denominate “Ronna Fridda”, Milocca, Billiemi, Mendolilli, Loddieri, Colavecchio, Genovese, Scala Marina e Torre Camarella, sfociando nel Mare Mediterraneo nei pressi della località balneare sciclitana di Arizza.

La città di Scicli, è inoltre lambita ad occidente dalla Fiumara di Modica, ricevendo i Torrenti San Bartolomeo e Santa Maria la Nova (brevi corsi d’acqua che scorrono sotto il centro storico sciclitano) presso le Contrade Billiemi e Mendolilli.

Il tratto più a nord della Fiumara di Modica, scorre nella porzione sciclitana dell’ampia vallata fluviale nota come “Vallone Fiumelato”.

Il fiume forma una profonda ansa posta ad occidente della confluenza con la Cava Maria, che va a lambire l’area a sud della Contrada Mangiagesso.

 In questa zona vi sono le aree archeologiche di Sant’Antonino e di “Ronna Fridda”che possiamo raggiungere dalla S.P. 54 dalla traversa posta a nordovest dell’officina “Alfa Garage” (alla nostra destra venendo da Modica).

Percorriamo questa strada verso nordovest attraversando il fiume, costeggiando il tracciato della ferrovia “Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi”, ma va tenuto conto che non è consigliabile percorrere questa strada nei periodi durante i quali vi è una consistente portata idrica delle acque fluviali.

Comunque sia, raggiungiamo quindi un sentiero ricavato dal letto di un torrente ormai secco (che confluisce sempre nella Fiumara di Modica), che solcava la limitrofa Cava Sant’Antonino.

Proseguendo verso ovest, troviamo lo sbocco della cavità collocato in località “Ronna Fridda”, dove sono collocate varie tombe rupestri risalenti ai periodi preistorico, tardo romano e alto medievale.

Più a sud, il fiume attraversa l’area di Contrada Mendolilli, che si raggiunge da Scicli tramite la S.P. 38 “Betlem – Piano Ceci” (imbocco da Via Ospedale), proseguendo a nord dell’Ospedale “Busacca” della città sciclitana.

Questa zona è posta immediatamente ad ovest di Scicli, e comprende i siti archeologici della Scala del Padreterno e della vicina Chiesa Rupestre della Madonna della Scala, con annesse tombe del periodo neolitico.

Lungo la sponda occidentale del fiume, vi sono i ruderi del Convento di Sant’Antonino, ubicato presso la confluenza con il Torrente Santa Maria la Nova (corso d’acqua che attraversa l’area settentrionale del centro storico sciclitano).

Più a monte vi è la “Contrada Billiemi”, nota anche come “Biddiemi” o “Betlem”, così chiamata per la presenza di un’antica chiesa consacrata a “Santa Maria di Betlemme” ad oggi non più esistente.

In questa zona che si affaccia sempre sul fiume, e in cui è posto il Cimitero di Scicli, vi sono sempre rovine rupestri appartenenti a tombe dei periodi neolitico, tardo romano e alto medievale, a cui si aggiunge un’antica cava di pietre.

A poca distanza vi è l’area di Contrada Guardiola (dalla S.P. 38 dobbiamo imboccare la S.P. 37 alla nostra sinistra, andando in direzione “Santa Croce Camerina”), dalla quale possiamo ammirare un’ottima vista panoramica su Scicli e sulla valle solcata dalla Fiumara di Modica.

A sud, la Fiumara di Modica è lambita dalla Via Noce, ossia la “Circonvallazione” di Scicli, strada che collega il centro storico della città sciclitana e l’area dell’ospedale, con la periferia meridionale occupata dal quartiere denominato “Villaggio Jungi”, scavalcando le confluenze con i Torrenti San Bartolomeo e Lavinaro degli Arcieri (brevi corsi d’acqua che attraversano l’area sud del centro storico sciclitano).

Nei pressi del corso della Fiumara di Modica adiacente a Scicli, vi erano un tempo dei mulini ad acqua, azionati da canalizzazioni che convogliavano a forza le acque fluviali sotto di essi in modo da azionare la macina mediante le quali venivano macinati i cereali.

A sud del centro storico di Scicli, la Fiumara di Modica lambisce il “Villaggio Jungi” (periferia sud della cittadina sciclitana) e le Contrade Contrade Loddieri e San Francischiello.

L’area è raggiungibile tramite la Via Zaffiro (imbocco da Piazza Pola), Via Acacia (Villaggio Jungi) o dalla S.P. 95 “Scicli – Spinazza – Giardinelli” per Marina di Ragusa (imbocco a sud dell’Ospedale “Busacca”).

In questa zona sono posti vari siti rupestri formati da tombe e abitati rupestri di epoca neolitica, di cui il più noto è quello della “Grotta Maggiore”.

A sud di Scicli, la Fiumara di Modica attraversa il tratto finale del Vallone Fiumelato formato dalle Contrade Cozzo Pilato, Colavecchio, Porta di Ferro e Genovese, in cui sono posti vari terrazzamenti agricoli posti lungo il fiume.

Tutta questa zona è attraversata dalla S.P. 39 “Scicli – Donnalucata”, da cui tramite varie traverse secondarie possiamo raggiungere le sponde del corso d’acqua.

La medesima strada provinciale scavalca il fiume mediante un breve viadotto.

A sud della Contrada Genovese, la Fiumara di Modica attraversa una vasta pianura comprendente le Contrade Pizzo di Cucco e Scala Marina.

In questa zona, vi è la confluenza tra la breve Cava Pizzo di Cucco e la Fiumara di Modica.

Da qui in poi. la Fiumara di Modica percorre il suo estremo tratto meridionale, solcando le Contrade Palmentella, Piano Conte e l’area in cui era posta la fortificazione denominata “Torre Camarella”.

Dalle S.P. 84 “Genovese – Arizza” e S.P. 64 “Donnalucata – Cava d’Aliga” (venendo da Scicli), raggiungiamo il litorale sciclitano posto tra le località di Bruca e Arizza.

In quest’ultima zona è posta la Foce della Fiumara di Modica, adiacente alla spiaggia denominata “Lido Spinasanta”.

Dalla S.P. 64 per Donnalucata, attraversiamo un ennesimo ponte sul fiume, imboccando una traversa alla nostra sinistra denominata “Via dei Campi”, che conduce alla suddetta spiaggia costeggiando appunto il corso d’acqua.

L’ultimo tratto della Fiumara di Modica prima della foce, forma il “Pantano Spinasanta”.

Esso è uno specchio d’acqua salmastra circondato da folti canneti, nel quale vivono varie specie di pesci di acqua salmastra (anguille, spigole e cefali), e uccelli acquatici (aironi, anatre, falchi di palude ecc…).

A sud di questo pantano, termina il lungo percorso della Fiumara di Modica mediante la sua foce con la quale si immette nel Mare Mediterraneo.

Per informazioni più dettagliate sul tratto sciclitano della Fiumara di Modica, visita la sezione “Scicli”. 

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