*Modica, Madonna del Monte

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Modica

*Madonna del Monte
(“Tribunedda” e ruderi dell’ex Chiesa di Santa Maria ai Margi)

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Descrizione generale

L’area occidentale del Monte Margi presenta una propaggine nota come “Madonna del Monte”, che si affaccia sulla valle solcata dal Fiume Irminio.

Questa zona è raggiungibile dalla “S.C. Sant’Antonio lo Piano – Ponte Margi”, che da Modica raggiungiamo tramite la Via Loreto Gallinara, dalla quale e proseguiamo fino al bivio con le “Via Gallinara Mauto” e “Via Gallinara Ponte Margi”, imboccando quest’ultima strada.

La suddetta strada comunale è raggiungibile anche dalla SS 194 “Modica – Ragusa Ibla” ad ovest della rotatoria di Piano Ceci, seguendo le indicazioni “Madonna del Monte”.

In ogni caso, andiamo in direzione dell’azienda Fertilsud e dell’agriturismo Madonna del Monte.

Seguendo la segnaletica per quest’ultimo, proseguiamo verso nord imboccando la seconda traversa alla nostra sinistra, raggiungendo l’area denominata “Tribunella di Madonna del Monte”.

Il nome di questa zona lo si deve a quello che, probabilmente è il sito su cu era era ubicata l’antica Chiesa di Santa Maria ai Margi.

Esso era un edificio di tipo rurale consacrato al culto della “Madonna”, che venne costruito intorno all’anno 1661.

Probabilmente si trattava di una cappella utilizzata da contadini e pastori, i quali lavoravano presso le alture della Contrada Margi.

In epoche successive la chiesa venne demolita, non essendo mai più ricostruita.

Oggigiorno di questa chiesa rimangono i ruderi di quella che viene definita l’abside dell’edificio sacro, che localmente vengono denominati “A Tribunedda”

Questo termine dialettale indica appunto un’edicola votiva, o un altare.

I ruderi della “Tribunedda” sarebbero ubicati a nordest della Masseria “Case Papa”, essendo più o meno simili ad un cumulo di pietre a sezione semicircolare, più o meno simili ad un catino absidale.

Una leggenda locale, narra che nelle vicinanze di questa “Tribunedda” vi è un pozzo segreto, nel quale vi è nascosta una cosiddetta “Truvatura”, ovvero un ricco tesoro.

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