*Modica, Area iblea di Contrada Quartarella

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Modica
*Area iblea di Contrada Quartarella
(Contrada Fosso Tantillo – Attraversamento Cava Santa Maria la Nova – Area iblea di Quartarella – Cozzo Quartarella – Marafini)

  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

L’area comprendente la Contrada Quartarella, si trova a sudovest della città di Modica lungo la sponda meridionale della Cava Santa Maria la Nova, su un altopiano che delimita il confine tra i territori comunali di Modica e Scicli.

Questa zona la si raggiunge da Modica:

  • dal tratto sud di “Via Fosso Tantillo” (S.C. “Fosso Tantillo – Pirato – Quartarella”), il cui imbocco è posto presso la rotatoria situata nel tratto occidentale di Viale della Costituzione (Polo Commerciale di Modica) ad est del bar “Fucsia”, dove dopo aver oltrepassato il “Centro Sportivo Aurnia” e il cavalcavia sulla SS 194 “Modica – Pozzallo”, proseguiamo verso sudest lungo la S.C. “Pirato – Lombardo – Quartarella”; 
  • dalla “Via Cava Gucciardo – Quartarella” (S.P. 74 “Serrauccelli – Cava Gucciardo – Quartarella”), il cui imbocco è posto lungo Via Sorda Sampieri (S.P. 43 “Modica Mare” raggiungibile sempre dal Viale della Costituzione dalla rotatoria posta presso la galleria commerciale “Solaria” seguendo la segnaletica per “Marina di Modica”), andando in direzione “Contrada Quartarella”.

Da queste due strade, raggiungiamo l’area iblea di Contrada Quartarella.

A nordovest di quest’ultima, in corrispondenza della medesima sponda che lambisce la Cava Santa Maria la Nova, è posta appunto l’area denominata “Fosso Tantillo”.

Questa zona è solcata dal tratto meridionale di “Via Fosso Tantillo” (S.C. “Fosso Tantillo – Pirato – Quartarella”), trovandosi in prossimità della Contrada Pirato (attraversata dalla S.P. 42 “Caitana – Scicli”, a sua volta raggiungibile dalla S.C. “Pirato – Lombardo – Quartarella” all’altezza della rotatoria posta presso la moderna Chiesa di San Luca).

La contrada è piuttosto antropizzata presentando varie villette residenziali, che si alternano a costruzioni più antiche (perlopiù in stile tardo neoclassico o liberty).

Proseguendo verso sudovest, costeggiamo l’altopiano posto a nord della Cava Santa Maria la Nova, delimitato da un folto reticolo di muri a secco.

La Cava Santa Maria la Nova dentro la quale scorre l’omonimo torrente che più a valle (in territorio sciclitano) si immette nella Fiumara di Modica, risulta attraversata dall’imponente ed omonimo viadotto della SS 194 “Modica – Pozzallo”, che prende appunto il nome dall’omonima sottostante cava iblea.

Questa importante infrastruttura la si può ammirare da questo tratto rurale della Via Fosso Tantillo, che scavalca anch’essa la cavità mediante un breve ponte.

Lungo le pareti della cava vi sono posti vari terrazzamenti delimitati da muri a secco, ma anche alcuni caseggiati rurali, di cui uno divenuto sede di un’azienda agricolo – zootecnica.

Per saperne di più su tratto modicano della Cava Santa Maria la Nova, visitate l’omonimo link posto nella pagina precedente.

Proseguendo verso sud, da Via Fosso Tantillo percorriamo la strada denominata “Vanella 108”, raggiungendo l’area denominata “Quartarella”, segnalata dall’omonimo cartello indicativo.

Questa località rurale modicana, che volendo si può raggiungere direttamente da Modica tramite la sopracitata “Via Cava Gucciardo – Quartarella” oltrepassando l’area occidentale di “Serrauccelli”, è posta lungo il confine tra i territori di Modica e Scicli a sud della Cava Santa Maria la Nova.

La Contrada Quartarella, è anch’essa una vasta area agricola sempre delimitata da muri a secco, nei cui terreni troviamo anche grossi alberi secolari di carrubo e olivo.

Dal punto di vista storico, la contrada sembrerebbe stata abitata sin dal periodo greco – romano, in base al ritrovamento di piccoli siti funerari del medesimo periodo, e alla presenza di vari siti rupestri posti in prossimità della limitrofa Cava Santa Maria la Nova.

Dal medioevo in poi, l’area di Quartarella ha assunto le caratteristiche di “zona rurale” dedita all’agricoltura e all’allevamento, ancora oggi peculiari di questa contrada.

Il piccolo centro urbano di Contrada Quartarella, è solcato dalla suddetta “Via Cava Gucciardo – Quartarella”, presentando varie villette residenziali.

Da qui possiamo raggiungere l’aristocratica tenuta denominata “Villa Matilde”, appartenente un tempo alla famiglia Terranova e oggi utilizzata come struttura ricettiva.

Da qui imbocchiamo la S.C. “Quartarella – Passo Cane” in direzione della Chiesa del Santissimo Redentore, lambendo il rilievo collinare denominato appunto “Cozzo Quartarella”.

Questa zona, alterna sempre costruzioni residenziali moderne ad edifici in stile rustico, presentandosi circondata da appezzamenti agricoli delimitati sempre da muri a secco.

La vetta del Cozzo Quartarella, che in realtà è un altopiano la cui altitudine è di circa 377 metri sul livello del mare, è raggiungibile dalla traversa in direzione del B&B “Quartarella”, struttura ricettiva posta all’interno della tenuta denominata “Villa Tantillo” (nota anche come “Villa Susino”).

In questa zona, nei terreni limitrofi alla suddetta Villa Tantillo (in particolare quelli ad ovest), è stata localizzata una necropoli tardo romana, formata da piccoli ipogei e vari sepolcri a fossa.

Proseguendo lungo la S.C. “Quartarella – Passo Cane”, raggiungiamo la neogotica Chiesa del Santissimo Redentore, sede dell’omonima parrocchia rurale modicana.

Poco più a sud di questa chiesa, vi è l’imbocco di un sentiero (delimitato da cassette della posta) che conduce alla vicina Cava di Santa Maria la Nova.

Da questo sentiero raggiungiamo il crinale antistante alla cavità in località “Marafini”, superando da qui terrazzamenti e aree rurali in modo da scendere lungo il fondo della medesima.

In questa zona posta al confine col territorio sciclitano, sono posti vari siti rupestri di epoca altomedievale che formavano un villaggio abitativo trogloditico, abitato fino al secolo scorso.

Questo villaggio rupestre è stato riscoperto, facendo parte di un’interessante azienda agricola (pagina facebook).

Ad ovest della Contrada Quartarella, è posto il territorio comunale di Scicli compreso tra le aree denominate “San Giovanni lo Pirato” e la Cava Santa Maria la Nova a nord, in cui sono ubicati i resti di fornaci per la produzione di calce, denominate localmente col termine “Carcare”.

A sud di Contrada Quartarella vi è invece l’area denominata “Calamarieri”, solcata dalla Cava San Bartolomeo.

Infine, dalle alture di Contrada Quartarella, possiamo ammirare ottimi scorci panoramici delle limitrofe contrade poste tra i territori di Modica e Scicli.

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