Scicli
Colle San Matteo
*Cisterna Ipogeica di Via Loreto
Lungo il versante sudoccidentale del Colle San Matteo, sotto la Via Loreto, è posta un’interessante cisterna ipogeica il cui accesso è posto al numero civico 13 di Piazza Italia all’interno di una proprietà privata. Questo sito era collocato un tempo lungo le sponde del Torrente San Bartolomeo (oggi convogliato sotto la città sciclitana tra lungo le Vie Guadagna, San Bartolomeo e Tagliamento, passando per la Piazza Italia e il Largo Antonio Gramsci) tanto che venne ritratto dall’incisore francese Jean Pierre Houel nel 1782; di questo sito rupestre ne parla anche lo storico sciclitano Giovanni Pacetto. Questo particolare sito rupestre venne rinvenuto nel 1986 e messo sotto vincolo archeologico. Ad oggi il sito rupestre, studiato e documentato da vari storici ed archeologi, tra cui figura anche lo sciclitano Pietro Militello, al momento non è visitabile anche se in futuro non si escluderebbe una sua apertura a scopi turistico – culturali (dopo esser stato messo ovviamente in sicurezza).
Dal numero civico 13 si segue comunque un corridoio che conduce agli ambienti ipogeici ricavati da anfratti collocati alla base del sito collinare di “San Matteo” (posti sotto la Via Loreto) e utilizzati come “magazzini rupestri”, che un tempo erano collegati all’esterno da accessi che oggi risultano murati.
Il sito rupestre si divide in quattro ampie stanze, di cui la più particolare è quella di forma semisferica nota come “La Rotonda”. All’interno inoltre vi sono delle nicchie arcuate molto simili ad “arcosoli” sepolcrali, che aprirebbero all’ipotesi di un primitivo utilizzo funerario di queste caverne che invece svolgevano la funzione di “magazzino rupestre” per alimenti solidi e liquidi (siti simili sono collocati presso le Catacombe di San Giovanni e di Santa Lucia, collocate presso la città di Siracusa).
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