Cassibile, Riserva Naturale Integrale Grotta Monello

Cenni principali sulla Riserva Naturale Integrale Grotta Monello

Sulla S.P. 12 Cassibile – Floridia all’altezza dell’Agriturismo La Perciata, vi è uno dei siti naturalistici più importanti della Sicilia, la Riserva Naturale Integrale della Grotta Monello, comprendente numerose cavità carsiche formate grazie all’infiltrazione delle acque meteoriche all’interno delle rocce iblee che hanno scavato la friabile roccia calcarea formando grandi caverne ricche di stalattiti, stalagmiti, vele, colonne, cannule e varie e bizzarre concrezioni rocciose. Bisogna seguire la segnaletica marrone riportante la dicitura “Grotta Monello” per entrare in questa riserva naturale, la cui tutela è affidata all’istituto Cutgana di Catania.

In queste caverne formatesi milioni di anni fa, trovarono riparo dapprima animali preistorici (dimostrato dai resti di un Elefante Nano ritrovato nella Grotta di Spinagallo) e poi comunità neolitiche (specialmente nelle Grotte del Conzo e Giovanna, in cui vennero ritrovati manufatti e frammenti ossei umani di epoca neolitica), per poi essere utilizzate in epoca siculo – greca come abitazioni rupestri. Dopo l’epoca greca queste caverne rimasero inesplorate fino a quando nel 1948 casualmente un agricoltore scoprì la Grotta Monello (chiamata così dal cognome del proprietario del terreno in cui è tuttora collocata la cavità) e da allora speleologi ed archeologi iniziarono a studiare l’area che contiene pure altre grotte come la Grotta Perciata (di cui se ne conosceva già l’esistenza) nota anche come “Grotta del Conzo” e le già citate Grotte Giovanna e di Spinagallo (che, seppure non facciano parte della riserva, si trovano a poca distanza da essa).

L’area in cui sorge la riserva si affaccia su di una cava iblea, il Vallone Moscasanti, che oltre all’omonimo corso d’acqua meteorico, possiede anche rovine archeologiche appartenenti ad un villaggio rupestre di epoca neolitico – sicula sotto il quale vi è posta una piccola Necropoli della medesima epoca. Presso questa piccola cava vi sono anche notevoli concrezioni calcaree esterne di varie forme tra cui vanno citate le rocce dette del Basilisco e del Flauto per le loro forme. All’interno di quest’area vi è anche un’antica cava di pietra circondata da un piccola lecceta e da una folta macchia mediterranea comprendente molte piante di tipo ibleo come le Orchidee degli Iblei, l’Olivastro, il Mirto, la Coda di Volpe e l’Ortica Iblea (senza peli urticanti) per non parlare della presenza di alberi tipici della zona come Carrubi, Mandorli e Olivi.

La fauna è molto particolare poiché ai tipici animali della campagna iblea (come gufi, volpi, gatti selvatici, pipistrelli, lucertole, serpenti e vari insetti) vi sono anche rarissimi organismi che vivono all’interno di queste grotte (specialmente all’interno della Grotta Monello) come l’Armadillidium Lagrecai, un crostaceo di terra simile al Porcellino di Terra ma di colore bianco la cui presenza è riscontrata solo in questa zona, difatti la Grotta Monello è l’unico posto al mondo popolato da questi rarissimi invertebrati.

Per visitare la Riserva Naturale Integrale della Grotta Monello bisogna prima chiedere informazioni al Cutgana di Catania (il cui sito internet è www.cutgana.unict.it).

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