*Cassaro, Tratto cassarese della Valle dell’Anapo

Il territorio ibleo cassarese è diviso in due distinte aree dal Fiume Anapo, mentre le aree bagnate da esso corrispondono alla cosiddetta “Alta Valle dell’Anapo” poiché da qui il fiume inizia ad immettersi nella zona iblea corrispondente alla Necropoli di Pantalica. Per la presenza di molti dislivelli vi sono molte cascatelle e “marmitte” (strette cascate scavate dall’acqua corrente nella roccia) che delimitano l’alto corso del fiume, circondato da una folta macchia mediterranea.

La Valle dell’Anapo cassarese è divisa a sua volta in due zone rispettivamente ad ovest e ad est della Contrada Ponte Diga (in cui vi è il viadotto della S.P. 45 che scavalca il Fiume Anapo). Ad ovest vi è un’area in cui il Fiume Anapo comincia ad avere una certa portata di acque poiché riceve le acque dei Torrenti Fosso Nocilla e Bibbinello, mentre ad est, apparte la confluenza col Torrente Ferla, il corso del fiume risulta più lineare fino alla zona di Pantalica in cui riceverà le acque dei Torrenti Calcinara – Cava Grande e Guccione alimentando così il “Canale Galermi”, l’acquedotto di epoca greca che portava (e porta tuttora) le acque dell’Anapo a Siracusa. Il tutto circondato da numerose rovine archeologiche di tipo rupestre appartenenti a siti neolitico – siculi (San Nicola – Mascà, Fosso Nocilla) e bizantini (Costa Nespola – Scale Vecchie, Bibbinello), nonché di numerose rovine di edifici rurali (mulini, masserie) e di vecchi sentieri e carraie (“Regia Trazzsra di Bibbinello”, “Regia Trazzera Pantalica – Siracusa” o lo stesso “Sentiero Frassati Cassaro – Fosso Nocilla – Buscemi”) nonché del vecchio tracciato ferroviario Siracusa – Ragusa – Vizzini che costeggia tutta la Valle dell’Anapo ed è utilizzato proprio per compiere escursioni lungo tutto il suo tratto. Il Fiume Anapo inoltre è alimentato da numerose sorgenti sotterranee tra cui quella della località “Isola Grotta” posta ad est del territorio cassarese dell’Alta Valle dell’Anapo.

  Ad est di Cassaro, il Fiume Anapo poi entra dapprima in quello ferlese delimitato dal Torrente Calcinara, che si immetterà nel fiume aretuseo poi nel territorio comunale di Sortino, presso la “Necropoli di Pantalica” vera e propria in località “Sella di Filiporto”.

Il tratto cassarese dell’Anapo è ricco oltre che della vegetazione e della fauna elencata sopra, anche di numerose piante acquatiche e rupestri (tra cui citiamo l’Ortica Iblea priva di peli urticanti) e numerose varietà di animali acquatici (tra cui il Granchio di palude, la Lumaca d’acqua dolce, la “Trota Macrostigma”, la Tinca, la Biscia acquatica dal collare, Rane e Rospi).

Tornando a parlare della Ferrovia SR – RG – Vizzini, va detto che seguendo l’antico percorso di essa arriviamo alla vecchia Stazione Ferroviaria di Cassaro – Giambra, un tempo attivissimo scalo ferroviario. Oggigiorno questo antico simbolo della civiltà lavorativa di allora è stato restaurato divenendo così agibile al turismo. Oggigiorno molta gente compie il tragitto dall’ “Alta Valle dell’Anapo” a “Pantalica” (o viceversa) tramite il tratto che da Cassaro porta alla Stazioni di Sortino – Pantalica e di Sortino – Fusco, oppure risale verso ovest in direzione di Palazzolo Acreide (città interessata da questa antica tratta ferroviaria). Peraltro l’antica stazione di Cassaro, situata in località “Ponte Diga” funge anche da ingresso occidentale alla Riserva di Pantalica e della Valle dell’Anapo, e infatti la tratta ferroviaria è posizionata proprio sotto la Necropoli. E proprio tramite quest’antico tracciato ferroviario possiamo raggiungere tutte le principali aree della Valle dell’Anapo posta nel territorio di Cassaro.

Per saperne di più sulla Necropoli di Pantalica e sulla Valle dell’Anapo in generale
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