Città Giardino, Territorio ibleo di Città Giardino – Contrada Spalla

Il territorio ibleo attorno a Città Giardino è la zona più interessante dell’intera frazione posta a sud di Melilli, anche se buona parte di essa è stata industrializzata vista la presenza della raffineria Isab – Lukoil e di altri impianti chimici di raffinazione del petrolio (raffineria Air Liquide) facenti parte dell’area meridionale del polo petrolchimico siracusano mentre l’intera area di Contrada Spalla ospita l’area commerciale nota come “Parco Commerciale Belvedere”, in perenne espansione comprendente vari centri commerciali nonché fabbricati di tipo commerciale – ricettivo (alberghi e ristoranti). Qui vi sorge anche un parco acquatico noto come “Acquapark Aretusa”.

Nonostante ciò il territorio ibleo posto in questa porzione di territorio comunale melillese posto tra Siracusa e Priolo Gargallo si presenta ugualmente come uno dei più interessanti sia per la presenza di numerosi ruderi rupestri posti presso le zone incontaminate di Contrada Spalla solcata dalla Cava Picci recante vari siti rupestri di epoche neolitico – sicule, greche e bizantine così come gli adiacenti siti di Timpa Casone e Costa di Pola (collocati a nord di Belvedere). L’area più interessante del territorio ibleo di Città Giardino è rappresentata dalla grotta carsica nota come “Grotta Palombara” posta ad ovest di Città Giardino (collocata in prossimità dello svincolo autostradale “Siracusa Nord”) divenuta “riserva naturale integrale” sotto la cura del Cutgana (Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemi), ente appartenente all’Università di Catania. Altre importanti rovine sono il tratto dell’Acquedotto Galermi che passa in Contrada Biggemi – Monteforte. Altre rovine sono dislocate lungo le Cave Salerno, Biggemi, Castelluccio e Mostrigiano poste a nord di Città Giardino.

Per visitare il territorio ibleo di Città Giardino vanno seguite le seguenti regole:

  • Avere un buono stato di salute (non avere handicap fisici, malattie osseeneurologiche e cardiovascolari);
  • Avere una buona perizia nel sapersi arrampicare su ogni tipo di parete rocciosa di tipo montano;
  • Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo (per quanto riguarda arrampicate ed esplorazioni su pareti montane);
  • Fare attenzione ai serpenti che siano velenosi o no;
  • Saper attraversare fiumi e torrenti di qualsiasi portata;
  • Visitare i territori iblei nel periodo primaverile o estivomai in autunnoin inverno (periodi piovosi) o dopo un temporale poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi con l’acqua (essendo roccia calcarea è soggette a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
  • Non esplorare mai grotte o ipogei sotterranei durante un temporale poiché vi è il rischio di rimanere soffocati nella grotta causa il riempimento di acqua delle pareti calcaree;
  • Non lasciare rifiuti organici ed inorganici;
  • Non accendere fuochi specialmente in estate poiché potrebbero sorgere focolai incendiari;
  • Si possono fare tranquille scampagnate a patto che i luoghi scelti siano sicuri (da evitare specialmente aree vicino a precipizi);
  • Non molestare la fauna locale;
  • Non danneggiare la flora;
  • Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
  • Non effettuare scavi archeologici non autorizzati dagli enti preposti;
  • Non tagliare alberi;
  • E’ possibile effettuare scampagnate, campeggi o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sovrastanti e soprattutto non montare campeggi nelle aree potenzialmente pericolose da visitare;
  • Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.

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