Augusta, Area marina meridionale di Augusta – Megara Hyblaea

Augusta

Area marina meridionale di Augusta – Megara Hyblaea

Il litorale a sud ovest di Augusta è posto nella zona del territorio comunale augustano che va (andando da nord a sud) dalla Contrada Costa Pisone – Meccano I e II (a nordovest di Augusta) passando per le aree di San Giorgio – Pastandrea – Margi, Mulinello – Mendola – Saline, Punta Cugno, Marcellino – Peppa – Passo di Siracusa, Bufalaro – Cantera, Megara – Giannalena (in cui sono poste le rovine di Megara Hyblaea), all’area di Bagnoli – Torre Girotta – San Cusumano (posta al confine con i territori comunali di Melilli e Priolo Gargallo) occupata dall’area industriale facente parte del settore settentrionale del polo petrolchimico siracusano di cui fanno parte due raffinerie (Esso ex Rasiom e Sasol ex Chimica Augusta – Condea), una centrale termoelettrica (Enel Tifeo) e un cementificio (Buzzi Unicem) nonché il grande Porto Commerciale di Augusta e i vari pontili di attracco per le navi (di cui quello posto presso l’area di Punta Cugno), il tutto raggiungibile dalla S.P. 114 Augusta – Priolo (posta nel vecchio tratto della SS 114 Siracusa – Catania) o dalla SS 114 (Autostrada) Siracusa – Catania.


La costa a sudovest di Augusta, occupata dagli impianti petrolchimici.

Nonostante l’industrializzazione massiccia di questo ampio territorio marino, vi sono molte testimonianze del passato come per esempio i resti dell’ex Idroscalo con l’Hangar dei Dirigibili (uno dei monumenti più celebri di Augusta anche se relativamente “recente”), l’area del Fiume Mulinello con le sue saline poste attorno all’attracco commerciale del Porto di Augusta (poste a poca distanza dall’area iblea contenente le Catacombe del Mulinello), l’area di Punta Cugno in cui oltre ai resti di un impianto di stoccaggio petrolifero (facente parte dell’ex Rasiom) vi sono anche rovine antiche di epoca ellenistica (oltre ad un pontile industriale e militare), l’area a sud della Raffineria Esso in cui vi sono poste le rovine della mitica città di Megara Hyblaea (che è la zona principale di questa parte di territorio marino) poste alla foce del Torrente Cantera e l’area archeologica di Bagnoli – Torre Girotta in cui vi sono i ruderi di un insediamento romano.


Il sito archeologico di Megara Hyblaea.

Proprio le rovine di Megara Hyblaea sono la principale attrazione di quest’area marina (ormai preclusa alla balneazione per la presenza di impianti industriali e portuali) comprendente i ruderi dell’antica città di epoca greca fondata nel 728 a.C. circa da alcuni coloni provenienti dalla città greca di Megara guidati da Lamis che fondò anche Trotylon (le cui rovine potrebbero trovarsi a sud di Brucoli) andando poi a popolare la città di Thapsos (le cui rovine sono poste in territorio di Priolo Gargallo presso la Penisola Magnisi). Megara Hyblaea venne conquistata e semidistrutta nel 481 a.C. dal tiranno di Siracusa Gelone. Dopo un breve periodo in cui funse da guarnigione militare, Megara Iblea venne distrutta dal Console Marcello nel 212 a.C. durante la conquista romana di Siracusa e del suo territorio. Megara Hyblaea rivide la luce tra la seconda metà dell’800 e il secondo dopoguerra quando furono condotte varie campagne di scavi da parte di molti archeologi (su tutti Paolo Orsi e Luigi Bernabò Brea). Anche se rimasto parzialmente illeso in seguito all’industrializzazione delle aree limitrofe, Megara Hyblaea è un sito archeologico che ha bisogno di essere più salvaguardato, curato e di essere del tutto “attivo” al turismo in modo che sia più fruibile ai visitatori della zona.

Altre rovine sono poste presso le aree del Fiume Marcellino (a nord di Megara Hyblaea) e dei Torrenti Cantera e San Cusumano (rispettivamente a sud), che in periodo medievale ospitarono vasti feudi facenti parte della “Contea di Augusta” di cui quello più celebre è sicuramente quello di “San Cusumano” che sembrerebbe esser stato anche riserva di caccia dell’imperatore Federico II di Svevia (colui che il Castello di Augusta attorno al quale nacque l’attuale città augustana).

Non meno importante è l’area ad ovest di Augusta di cui fanno parte l’ex Idroscalo con l’Hangar dei dirigibili (nonché l’area del cantiere navale del porto augustano) ma anche la zona delle Saline del Mulinello appartenenti un tempo alle famiglie Migneco e Lavaggi di Augusta, poste presso la foce dell’omonimo fiume che vanno a formare un’interessante area umida. A sud della foce del Mulinello vi è la scogliera di Punta Cugno da cui si può ammirare un ottimo panorama della città di Augusta e delle isole ospitanti i Forti Garcia e Vittoria.


L’Hangar dei Dirigibili di Augusta.

In tutte queste zone la balneazione è severamente vietata così come la pesca.

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