Cassibile, Territorio ibleo cassibilese

Il territorio ibleo cassibilese è considerato come la vera e propria zona iblea dell’intero territorio aretuseo vista la presenza di rilievi montuosi separati dalle cosiddette “cave iblee” scavate nei millenni passati dalle acque dei torrenti che scorrono al loro interno. Tra esse citiamo la “Cava Grande del Cassibile”, dentro la quale scorre il fiume che da il nome alla frazione aretusea, considerato uno dei più importanti corsi d’acqua della provincia siracusana che bagna i territori di Siracusa, Noto ed Avola. La fauna e la flora si presentano simili a quelle descritte nel link “Territorio ibleo siracusano”.

Il territorio ibleo cassibilese compreso nell’area in cui è collocato il rilievo chiamato “Cugno Mola”.

Degne di nota sono l’area di Spinagallo e della Grotta Perciata in cui sono poste numerose grotte carsiche come la Grotta Monello che assieme alla Grotta del Conzo formano una piccola ma interessante riserva naturale, e le Grotte Giovanna e Spinagallo, in cui in quest’ultima venne rivenuto lo scheletro di un elefante nano (specie estinta che nella preistoria popolava la Sicilia meridionale). Qui è collocato anche l’Ippodromo del Mediterraneo, uno dei più grandi ed importanti impianti ippici dell’Italia meridionale.


L’area iblea di Spinagallo.


L’Ippodromo del Mediterraneo.

Non meno interessanti le aree di Contrada Teste Mozze e la zona agricola a nord di Cassibile posta nell’area di Santa Teresa Longarini. Qui oltre a varie ville feudali è posta la masseria in cui venne firmato l’Armistizio di Cassibile.

Va detto che per visitare questo territorio vanno osservate le seguenti regole:

  • Avere un buono stato di salute (non avere handicap fisici, malattie osseeneurologiche e cardiovascolari);
  • Avere una buona perizia nel sapersi arrampicare su ogni tipo di parete rocciosa di tipo montano;
  • Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo (per quanto riguarda arrampicate ed esplorazioni su pareti montane);
  • Fare attenzione ai serpenti che siano velenosi o no;
  • Saper attraversare fiumi e torrenti di qualsiasi portata;
  • Visitare i territori iblei nel periodo primaverile o estivomai in autunnoin inverno (periodi piovosi) o dopo un temporale poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi con l’acqua (essendo roccia calcarea è soggette a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
  • Non esplorare mai grotte o ipogei sotterranei durante un temporale poiché vi è il rischio di rimanere soffocati nella grotta causa il riempimento di acqua delle pareti calcaree;
  • Non lasciare rifiuti organici ed inorganici;
  • Non accendere fuochi specialmente in estate poiché potrebbero sorgere focolai incendiari;
  • Si possono fare tranquille scampagnate a patto che i luoghi scelti siano sicuri (da evitare specialmente aree vicino a precipizi);
  • Non molestare la fauna locale;
  • Non danneggiare la flora;
  • Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
  • Non effettuare scavi archeologici non autorizzati dagli enti preposti;
  • Non tagliare alberi;
  • E’ possibile effettuare scampagnate, campeggi o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sovrastanti e soprattutto non montare campeggi nelle aree potenzialmente pericolose da visitare;
  • Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.

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