Sortino, Territorio ibleo sortinese e Sortino Diruta


Uno scorcio del territorio ibleo di Sortino.

Il territorio ibleo che circonda Sortino è uno dei più interessanti della Provincia di Siracusa per via delle molte testimonianze del passato che qui possiamo ammirare per la ricchezza di zone archeologiche poste in buona parte del territorio comunale. Oltre all’area di Pantalica e della Valle del Fiume Anapo (vedi le sottosezioni riguardanti la Necropoli di Pantalica nella pagina precedente) che è posta nel cuore della zona iblea sortinese, vi sono anche le aree archeologiche dei Cugni di Sortino e delle Contrade Prita, Lardia, Favara e i ruderi di Sortino Diruta ossia del sito abitativo medievale in cui sorgeva l’antica città sortinese, oltre a varie aree archeologiche sparse nel territorio ai confini con i territori di Melilli, Carlentini e Solarino.

Andando ad analizzare brevemente queste zone troviamo molti siti rupestri di varie epoche comprendenti zone abitative e funerarie allo stesso tempo di varie epoche che vanno da quella neolitico – castellucciana a quella bizantino – altomedievale come nelle aree di Favara, Fiumara Grande, Cugni, Prita, Lardia posti a nordovest di Sortino, mentre a nordest vi sono le aree di Braida, San Mauro, Valle di Piombo e Sorcito. Sono presenti anche feudi appartenenti alle famiglie Matera – Valguarnera e Astuto posti presso queste zone. Da ammirare anche numerosi rilievi montuosi come i Monti Favara, Carrubba, San Mauro ecc… e aree boschive come quella di Farina.

La ricchezza di vari corsi d’acqua fa si che qui vi è una flora rigogliosa presso cui vi trovano rifugio numerose specie animali (per avere nozioni dettagliate su flora e fauna bisogna visualizzare i link su “Pantalica”) e molti di questi sono sorgenti di importanti fiumi come il Fiume Marcellino e vari torrenti che sgorgano nel Mare Ionio.

L’area iblea sortinese è infine anche un’importante area rurale molto importante per l’agricoltura e l’allevamento; di queste zone come le Contrade Albinelli, Mascalucia, Miliscani, Castagna ecc… troviamo caseggiati rurali e opere fondiarie come muri a secco e terrazzamenti.  In tutto il territorio ibleo sortinese è possibile ammirare i resti di antiche masserie provviste di stalle, ampi cortili, magazzini, case coloniche e abbeveratoi per il bestiame.

Per visitare il territorio ibleo di Sortino è importante seguire le sottostanti regole:

  • Avere un buono stato di salute (non avere handicap fisici, malattie osseeneurologiche e cardiovascolari);
  • Avere una buona perizia nel sapersi arrampicare su ogni tipo di parete rocciosa di tipo montano;
  • Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo (per quanto riguarda arrampicate ed esplorazioni su pareti montane);
  • Fare attenzione ai serpenti che siano velenosi o no;
  • Saper attraversare fiumi e torrenti di qualsiasi portata;
  • Visitare i territori iblei nel periodo primaverile o estivomai in autunnoin inverno (periodi piovosi) o dopo un temporale poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi con l’acqua (essendo roccia calcarea è soggette a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
  • Non esplorare mai grotte o ipogei sotterranei durante un temporale poiché vi è il rischio di rimanere soffocati nella grotta causa il riempimento di acqua delle pareti calcaree;
  • Non lasciare rifiuti organici ed inorganici;
  • Non accendere fuochi specialmente in estate poiché potrebbero sorgere focolai incendiari;
  • Si possono fare tranquille scampagnate a patto che i luoghi scelti siano sicuri (da evitare specialmente aree vicino a precipizi);
  • Non molestare la fauna locale;
  • Non danneggiare la flora;
  • Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
  • Non effettuare scavi archeologici non autorizzati dagli enti preposti;
  • Non tagliare alberi;
  • E’ possibile effettuare scampagnate, campeggi o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sovrastanti e soprattutto non montare campeggi nelle aree potenzialmente pericolose da visitare;
  • Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.

Sottosezioni

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