Vittoria
Territorio ibleo vittoriese
Cenni generali sul territorio ibleo vittoriese
Il territorio ibleo di Vittoria è collocato nell’area occidentale della Provincia di Ragusa ed ed è quasi esclusivamente formato da un vasto altopiano noto come “Piana di Vittoria”, delimitato dai Fiumi Ippari ad est e Dirillo ad ovest, che a sud digrada dolcemente presso il Mare Mediterraneo (presso il litorale di Scoglitti, la principale frazione extraurbana vittoriese), mentre a nord è circondata dai rilievi posti nei territori di Acate, Chiaramonte Gulfi e Comiso.
L’area iblea della Piana di Vittoria è nota sin dai tempi antichi come “Plaga Mesopotamica Sicula” in riferimento alle fertili pianure dell’antica Mesopotamia (regione storica del Medio Oriente) che si presenta circondata dai Fiumi Tigri e Eufrate; e la pianura vittoriese si presenta per certi versi simile all’antica pianura mesopotamica in quanto circondata da due fiumi per la sua fertilità, ma come detto in precedenza si tratta di un “altopiano” di tipo ibleo collocato tra le cave in cui scorrono i Fiumi Ippari e Dirillo.
Proprio nella Valle del Fiume Ippari è collocata la principale area archeologica del territorio vittoriese composta da una moltitudine di siti rupestri utilizzati sin dall’età neolitica fino all’epoca medievale. Nelle varie contrade che si affacciano presso la cava (che delimita il confine tra i territori comunali di Vittoria e Comiso) vi sono rovine di villaggi di epoca neolitico – sicula con annesse necropoli rupestri oltre a siti greco – romani e bizantini. Vi sono anche le rovine di luoghi sacri di epoca medievale come la Chiesa Rupestre di Santa Rosalia. Da citare anche la presenza di antichi siti lavorativi come i vari mulini ad acqua che sfruttavano le acque del Fiume Ippari o le antiche Saline poste più a valle presso la foce, oltre a rovine di concerie, canalizzazioni agricole e cisterne. Qui vi è posta inoltre la Riserva Naturale Orientata del Pino d’Aleppo, un’importante area boschiva tra le più importanti dell’intera Sicilia attraversata proprio dal Fiume Ippari.
Non meno importante la Valle del Fiume Dirillo posta nell’estremità nordoccidentale del territorio vittoriese a poca distanza dalla cittadina di Acate in cui vi sono dislocati vari siti archeologici ricadenti però nel territorio comunale acatese, come l’importante area di “Poggio Biddini”.
La piana vittoriese, collocata appunto in mezzo ai fiumi sopracitati, è suddivisa in vari borghi contadini facenti parti di antichi feudi di origine medievale che al momento della fondazione della città avvenuta nel 1607 si ritrovarono tutti attorno all’attuale centro urbano vittoriese, fungendo tuttora da aree residenziali oppure svolgendo tuttora funzioni agricolo – pastorali. Presso questi feudi sono stati rinvenuti altri piccoli siti archeologici di epoca greco – romana o addirittura neolitico – sicula riconducibili a piccoli insediamenti agricoli.
Col passare del tempo gran parte della Piana di Vittoria è stata ampiamente antropizzata e accanto a queste borgate feudali sono state costruite prima eleganti tenute residenziali appartenenti alle locali famiglie aristocratiche e, in epoca relativamente recente, moderni stabilimenti agricolo – zootecnici oppure semplici villette residenziali. Va comunque citata la presenza del grande Mercato Ortofrutticolo di Vittoria collocato ad ovest della città.
Dal punto di vista naturalistico, le zone più interessanti sono le aree limitrofe ai Fiumi Dirillo e Ippari che presentano interessante vegetazione spontanea di tipo ibleo mentre le aree più interne sono caratterizzate da campi coltivati, vigneti, agrumeti, oliveti, frutteti e impianti serricoli.
Per quanto riguarda la flora va citata la presenza di piante erbacee e arbustive spontanee come le Orchidee, Avena Selvatica, Asparago Selvatico, Borragine, Coda di Volpe, Rovi, Salvia, Timo, Origano, Menta Selvatica, Cappero, Ortica Iblea (senza peli urticanti) e Canneti lungo i corsi d’acqua; le piante arboree più diffuse sono l’Olivo, il Carrubo, il Mandorlo, il Leccio, l’Eucalipto, il Pino d’Aleppo e il Pino Marittimo. Anche i Fichi d’India sono piuttosto diffusi; come funghi commestibili va citata la presenza di funghi commestibili quali il Fungo di Carrubo.
Come fauna, tra i mammiferi troviamo Topi di Campagna, Porcospini, Istrici, Gatti selvatici, Volpi, Donnole, Conigli selvatici, Lepri, Faine ecc…; tra i volatili vari tipi di passeriformi (Verdone, Cardellino, Pettirosso ecc…), uccelli notturni (Gufo, Barbagianni, Civetta, Allocco), rapaci (Poiane e Falchi), uccelli acquatici presso l’area delle Saline del Fiume Ippari (Anatre, Germani, Aironi ecc…) oltre a Colombi, Colombacci, Quaglie, Fagiani, Tordi, Tortore, Merli, Gazze ecc…; tra i rettili citiamo la presenza di Lucertole e Serpenti di vario tipo (di questi ultimi vanno citate le specie innocue del Biacco, la Biscia dal Collare, il Colubro Leopardino; possono essere presenti anche Vipere ma in maniera minore); tra gli anfibi citiamo Rane e Rospi; tra gli insetti vanno citati i Gerridi (che camminano sui corsi d’acqua), Api, Bombi (simili alle api ma con corpo più tondo ricoperto da peluria), Libellule e vari tipi di Farfalle; come fauna ittica presso i Fiumi Ippari e Dirillo vi è la presenza del Granchio di Fiume e della Lumaca di Acqua Dolce e di piccoli pesci come le Alborelle mentre un tempo vi era una buona presenza di Trote e Tinche (in particolare nel Fiume Dirillo); presso la foce dei due fiumi vi è la presenza di Anguille, Cefali e Spigole.
Per visitare tutte le aree iblee nel territorio vittoriese bisogna seguire le seguenti regole:
- Avere un buono stato di salute (non avere handicap fisici, malattie ossee, neurologiche e cardiovascolari);
- Avere una buona perizia nel sapersi arrampicare su ogni tipo di parete rocciosa di tipo montano;
- Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo (per quanto riguarda arrampicate ed esplorazioni su pareti montane);
- Fare attenzione ai serpenti che siano velenosi o no;
- Saper attraversare fiumi e torrenti di qualsiasi portata;
- Visitare i territori iblei nel periodo primaverile o estivo, mai in autunno, in inverno (periodi piovosi) o dopo un temporale poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi con l’acqua (essendo roccia calcarea è soggette a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
- Non esplorare mai grotte o ipogei sotterranei durante un temporale poiché vi è il rischio di rimanere soffocati nella grotta causa il riempimento di acqua delle pareti calcaree;
- Non lasciare rifiuti organici ed inorganici;
- Non accendere fuochi specialmente in estate poiché potrebbero sorgere focolai incendiari;
- Si possono fare tranquille scampagnate a patto che i luoghi scelti siano sicuri (da evitare specialmente aree vicino a precipizi);
- Non molestare la fauna locale;
- Non danneggiare la flora;
- Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
- Non effettuare scavi archeologici non autorizzati dagli enti preposti;
- Non tagliare alberi;
- E’ possibile effettuare scampagnate, campeggi o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sovrastanti e soprattutto non montare campeggi nelle aree potenzialmente pericolose da visitare;
- Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.
Sottosezioni
- Cozzo Telegrafo
- Borgo Fortura
- Monte Calvo
- Borgo Capraro
- Masseria Calì
- Feudo di Bosco Consalvo – Chiappa e Tenuta Feudale dei Principi Paternò – Castello
- Borgo Case Buccheri
- Masseria Camilleri
- Villa San Bartolo
- Parco Extraurbano di Serra San Bartolo
(Parco San Bartolo – Feudo San Bartolo – Museo Regionale del Carrubo, delle Arti e degli Strumenti del Lavoro Rurale) - Masseria Pozzo
- Villa Scrofani
- Masseria Scrofani – Bonincontro
- Rovine e Masseria di Contrada Casazza – Ex base angloamericana
- Feudo di Santa Teresa
(Masseria Recavallo – Masseria Casuzza – Masseria Santa Teresa – Masseria Pettineo – Masseria Mandarà) - Feudo Fosso di Lupo
(Masseria Buffa – Masseria Giudice – Borgo Fosso di Lupo – Borgo Pezza di Pupo) - Villa Maggio
(ex Feudo Iacono) - Feudo Pozzilli
(Masseria Annunziata – Masseria Giordano – Borgo Pozzilli – Masseria Mazza – Villa Mazza – Borgo Bastonaca – Masseria Maggiore – Masseria Terlato) - Feudo Fontane – Cantarelli – Spedalotto
- Valle del Fiume Dirillo – tratto vittoriese
(Torrente Fontane – Petino – Piano dell’Isola) - Serra Rovetto e Regia Trazzera “San Giuseppe Lo Sperso”
- Mercato Ortofrutticolo di Vittoria
- Area iblea e rovine di Contrada Pozzo Bollente
- Borgo Diligenza
- Area iblea e rovine di Contrada Pozzo Ribaudo
- Area iblea di Contrada Gaspanella e rovine neolitico – sicule
- Villa Terlato
- Santuario di Santa Maria della Salute
- Villa Meli
- Borgo Bosco Piano e rovine varie
- Villa Davide
- Borgo Fondo Monaci
- Masseria Carfì – Forcone
- Feudo Rinazzi – Mezzasalina
- Borgo Fontana Volpe
- Villa Leni – Spadafora
(Feudo Fontana Volpe) - Cava Volpe e rovine varie
- Borgo dei Comisani
- Borgo Micciché
- Borgo Zanghi
- Borgo Bosco
- Borgo del Vivaio
- Bosco Rotondo – Bosco Comitini e rovine varie
- Borgo Orchidea
- Villa Iacono – Feudo Bosco Rotondo
- Rovine di Contrada Serra Carcara
- Area iblea di Contrada Giardinazzo e rovine varie
(Ex Distilleria Florio – Giardinazzo) - Area iblea di Contrada Gucciarda e rovine varie
- Area iblea di Contrada Palazzello – Fondo Barone e rovine varie
- Villaggio degli Ulivi
- Area iblea di Contrada Serra Mangano – Sugherotorto e rovine vari
(Borgo Sugherotorto – Area rurale di Serra Mangano) - Rovine di Contrada Resinè
- Borgo Europa
- Rovine di Contrada Cantarella – Valseca
- Rovine di Contrada Burgaleci – Strasattato
- Villaggio Porterosse
- Ex Feudo Terlato – Porterosse – Anguilla
- Valle del Fiume Ippari, Sito Archeologico “Grotte Alte” e Riserva Naturale Orientata del Pino d’Aleppo
- Tratto vittoriese della Riserva Naturale Orientata del Pino d’Aleppo
- Passo Scarparo – Cava Volpe e rovine varie
- Sorgenti del Fiume Ippari e tratto comisano
(Sorgente Monte Serra Burgio – Sorgente Cifali – Tratto urbano comisano – Contrada Giardinello e confluenza con Cava Corallo – Ex Cartiera di Comiso – Contrada Castellazzo e confluenza col Torrente Volpe) - Sito Archeologico di Contrada Martorina
(Sentiero Vittoria – Martorina, Sito archeologico di Martorina – inizio area archeologica Grotte Alte – Cento Celle di Betlem – Colledoro – Grotta delle Sette Camere – Necropoli Bizantina, Mulino Martorina) - Rovine di Contrada Castello – Comuni – Lavinia
(Sentiero Vittoria – Comuni, Grotte di Contrada Castello, Necropoli di Contrada Comuni, Grotta del Crocifisso, Canale Lavinia, Necropoli di Contrada Lavinia) - Strada Panoramica Via Girolamo Giardina
- Rovine di Contrada Santa Rosalia – Cannavata
(Sentiero “Trazzera dei Cappuccini”, Mulino Camera d’Aranci, Chiesa Rupestre di Santa Rosalia, Ruderi di Contrada Cannavata – Granaro) - Sito Archeologico di Contrada Mendolilli
- Cava Colobria – San Silvestro e Rovine di Contrada Case Villalba
(Sentiero Colobria – San Silvestro – Villalba, Feudo Case Astuto, Cava Colobria, Sorgente di San Silvestro, Case Villalba) - Rovine di Contrada Nipitella
(Nipitella – San Lorenzo – Cozzo di Monaca – San Silvestro – Targena – Passo di Cammarana) - Sito Archeologico di Contrada Torrevecchia – Santa Croce
(Santa Croce – Poggio Gerbe – Baglio Torrevecchia e area limitrofa) - Cimitero Comunale di Vittoria
- Area Naturalistica di Contrada Castelluccio
(Castelluccio di Sopra, Feudo Iacono – Castelluccio, Fossa di Vecchio, Castelluccio di Sotto, Torre di Castelluccio e Molino del Riso, Importona, Poggio Musenna) - Area Naturalistica di Case Buffa – Cava Catauro
(Piombo – Catauro – Tremolazza – Buffa – Teresi – Fossone – Giafannetto) - Area Naturalistica di Contrada Salina – Cammarana
(Cava di Gesso – Ex Risaia – Lago di Kamarina)