Melilli

Sezione in fase di correzione e/o completamento

Melilli
(Villasmundo – Città Giardino – Marina di Melilli)

Mappa di Melilli e del suo territorio


Mappa di Melilli (per ingrandire la mappa clicca qui).

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Cenni principali su Melilli


Panorama aereo di Melilli.

La città di Melilli si trova nella “Zona industriale” della provincia di Siracusa (di cui fanno parte anche le città di Priolo Gargallo e Augusta) e si trova a 22 chilometri a nord ovest dal capoluogo di provincia anche se il suo territorio comunale è posto molto a ridosso di Siracusa inglobando la frazione di Città Giardino, più vicina alla città aretusea che a Melilli.


Melilli fotografata dall’Autostrada Siracusa – Catania.

Melilli sorge sulle estreme propaggini orientali dei Monti Iblei chiamate Monti Climiti su un’altitudine di 310 metri sul livello del mare, su di un costone roccioso a strapiombo che domina buona parte della Rada di Augusta da cui si può ammirare buona parte della costa sudorientale della Sicilia visto che il perimetro cittadino sembra affacciarsi su di una balconata; difatti la città di Melilli è nota anche come “Balcone (o Terrazzo) degli Iblei”.


Il rilievo ibleo su cui sorge Melilli con la Chiesa di San Sebastiano sullo sfondo.

La struttura urbana è molto interessante, nella parte inferiore del sito collinare troviamo i quartieri più moderni, mentre in quella superiore troviamo il centro storico posto su due colli recante stradine e vicoletti piuttosto stretti e tortuosi che ricalcano la morfologia montana su cui è ubicata la cittadina; questo assetto urbano è tipico degli antichi feudi fortificati medievali.

L’accesso principale alla città è ubicato a sud est in prossimità dello svincolo autostradale con la SS 114 bis / A 18 CT – SR – Gela in prossimità di un’edicola votiva consacrata a “San Sebastiano”; si tratta di una strada tortuosa che costeggia la parte inferiore della città, che prosegue verso Sortino girando verso sud ovest tramite un sistema di gallerie.

La piazza principale della città è la Piazza Crescimanno, da cui si raggiungono i quartieri dell’antico centro storico melillese (costruito in forme barocche) tramite le Vie Iblea, Italia, Rizzo e Garibaldi. Questi quartieri sono riconducibili alle Chiese che sorgono al loro interno. Tra le Chiese va citata la splendida Basilica barocca consacrata a “San Sebastiano”, Patrono di Melilli e di molte altre città siciliane meta di diversi pellegrinaggi, nonché la Chiesa Madre di San Nicola di origine medievale ma ricostruita in stile barocco.


La monumentale Chiesa di San Sebastiano, consacrata al Patrono di Melilli, venerato in buona parte della Sicilia.


La bella Chiesa Madre di San Nicola.

Va detto che proprio Melilli è il principale centro del culto siciliano a “San Sebastiano”, poiché l’antichissimo e miracoloso Simulacro che raffigura il “Bimartire” venne proprio ritrovato presso l’area di Marina di Melilli in epoca medievale, e da allora fino ai giorni nostri esso è venerato da numerosi pellegrini che accorrono da tutta la Sicilia per adorarlo infatti durante i festeggiamenti di Maggio vi sono numerosi devoti che dalle loro località raggiungono Melilli a piedi per chiedere una grazie o sciogliere un voto verso “San Sebastiano”.


Il Simulacro di “San Sebastiano” venerato a Melilli e in buona parte della Sicilia sudorientale.

Fuori città vi è un insieme di rovine archeologiche come la Pirrera Sant’Antonio e i siti archeologici delle Cave Cantera, Baratta, Sorciaro, Canniolo ecc… di grotte carsiche uniche in Sicilia nel loro genere posti lungo le cave iblee situate a poca distanza dalla cittadina melillese come il complesso carsico delle Grotte Villasmundo – Alfio o della Grotta Palombara o la Grotta di Mastro Pietro (posta a poca distanza da Melilli). Degna di nota è la Sughereta di Cozzo Ogliastri e le cave dei Fiumi Mulinello e Marcellino dove si affacciano rispettivamente il sito rupestre del Petraro comprendente la Timpa Dieri e la Necropoli del Marcellino. Altri siti di notevole importanza sono quelli delle Catacombe di Riuzzo (presso l’area industriale del petrolchimico siracusano), del Vallone Maccaudo, del Tavoliere e di Curcuraggi (in territorio di Villasmundo) e di Contrada Spalla (presso Città Giardino).


La Pirrera Sant’Antonio.


Il sito della Timpa Dieri posto nei pressi di Villasmundo.

Va anche detto che fanno parte del territorio comunale le frazioni di Villasmundo (che è la frazione amministrativa più importante che gode in parte anche di una certa autonomia da Melilli), Città Giardino la cui zona commerciale di Contrada Spalla è una delle più importanti della provincia siracusana e infine l’ex frazione marittima di Marina di Melilli, espropriata e tolta ai melillesi per colpa dell’espansione del petrolchimico siracusano.

Infine va detto che Melilli è gemellata con la città statunitense di Middletown (che si trova nello stato americano del Connecticut), dove è presente una grande comunità melillese, risultato della grande emigrazione di melillesi in quella parte di America nei primi del 900. In questa città americana viene festeggiato anche “San Sebastiano” dai discendenti degli emigrati melillesi.

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Statistiche generali

  • Nome in siciliano: “Miliddi” (“Villasmundu” );
  • Abitanti: melillesi – villasmundesi;
  • Popolazione abitante: 12764 abitanti;
  • Comuni confinanti: Augusta, Carlentini, Priolo Gargallo, Siracusa, Sortino (SR);
  • Fiumi e torrenti limitrofi: Fiume Marcellino – Fiumara Grande, Fiume Mulinello, Torrente Belluzza – Cugno di RioTorrente Biggemi, Torrente Cannatello, Torrente Canniolo, Torrente CannizzoliTorrente Cantera (Fontanella – Ladroni – Molini), Torrente Castelluccio – San Calogero, Torrente Mostrigiano – Monachella, Torrente Picci, Torrente Porcaria – MaccaudoTorrente Sorciaro, Torrente TraneseVallone delle Nevi;
  • Monti e rilievi limitrofi: Costa di San LorenzoCozzo BattagliaCozzo di Case, Cozzo San MauroCozzo OgliastriCugno di Rio, Monte CannizzoliMonte Carrubba, Monte Cassarà, Monte Gancio, Monti Climiti;
  • Clima: freddo e umido in inverno, caldo e torrido in estate, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Santi Patroni: San Sebastiano Martire (Melilli), San Michele Arcangelo (Villasmundo), San Bartolomeo Apostolo (Città Giardino);
  • Altri Santi venerati: San Giuseppe, Santa Maria delle Grazie, Santa Maria del Rosario, Santa Maria Immacolata;
  • Economia melillese: industria petrolchimica, industria edilizia e metalmeccanica, agricoltura e agrumicoltura, allevamento, turismo, economia commerciale a conduzione familiare;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: formaggi e latticini, pane e focacce caserecce ( “Cudduruni a miliddisa” ), agrumi, Fichi d’India, miele, dolciumi pasquali e natalizi;

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Come raggiungere Melilli

Via Auto

  • Per chi proviene dall’Italia peninsulare e da Messina, Catania e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 18 Messina – Catania, dopodiché percorrere la Tangenziale di Catania e immettersi sull’Autostrada  Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e nel tratto noto come “SS 114 Catania – Siracusa” uscire allo svincolo “Melilli”, per poi percorrere la S.P. 95 Priolo Gargallo – Melilli – Villasmundo e seguire la segnaletica che porta all’inizio della S.P. 30 Melilli – Sortino (presso l’edicola votiva di “San Sebastiano”) che sale alla città melillese; per raggiungere Villasmundo bisogna uscire presso lo svincolo “Augusta – Villasmundo” della suddetta SS 114 e andare in direzione Villasmundo seguendo la SS 193 Villasmundo – Augusta verso la frazione villasmundese; per raggiungere Città Giardino (e Marina di Melilli) bisogna uscire allo svincolo “Siracusa Nord” della suddetta autostrada e proseguire sulla S.P. Belvedere – Melilli fino alla rotonda con Belvedere presso l’imbocco di Città Giardino (Marina di Melilli è posta in località “Fondaco Nuovo” presso la vecchia SS 114 a sud di Priolo Gargallo);
  • Per chi proviene da Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento e Trapani e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 19 Palermo – Catania ed uscire allo svincolo “A 18 Tangenziale di Catania – Ragusa – Siracusa” ed immettersi prima nella tangenziale, dopodiché sull’Autostrada  Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) nel tratto della “SS 114” e seguire le indicazioni poste nel paragrafo precedente;
  • Per chi proviene da Gela e Ragusa: immettersi sulla SS 115 fino a Rosolini e imboccare l’Autostrada A 18 Siracusa – Gela andando in direzione “Catania” ed uscire allo svincolo “Melilli” e seguire le indicazioni poste nel paragrafo precedente.

Via Treno

  • Sul sito www.trenitalia.com compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Siracusa o Priolo, poiché a Melilli non vi sono stazioni ferroviarie; da Siracusa o Priolo prendere l’autobus delle autolinee AST) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio.

Via Aereo

  • L’aeroporto più vicino a Melilli è quello di Catania (Aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” www.aereoporto.catania.it), sul sito controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dall’Aeroporto Fontanarossa conducono a Melilli (controllate le Autolinee AST).

Via Autobus

Via Mare

  • Melilli è raggiungibile via mare dagli scali di Pozzallo (RG), Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti); per saperne di più visitate il sito www.traghettilines.it.

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Storia di Melilli

Dalle origini (1200 a.C.) al terremoto del 1693

Sin dal periodo della protostoria, il sito collinare di Melilli fu abitato da popolazioni neolitiche provenienti dall’entroterra ibleo, che andarono a stabilirsi nelle tante cavità carsiche situate nelle pareti delle vicine cave iblee formando agglomerati rupestri che comprendono anche numerose necropoli. Ancora oggi possiamo visitare queste caverne calcaree, in particolare due di esse, la Grotta Palombara e la Grotta Villasmundo o di Sant’Alfio, che scendono per molti chilometri nelle viscere della terra.

In questa epoca sorsero dei villaggi a nord (in particolare nell’area di Villasmundo) e a sud di Melilli, in cui si sviluppò la cosiddetta “Civiltà di Palombara – Serraferlicchio” (la prima è una località a sud di Melilli in cui sorge l’omonima grotta, la seconda è una zona agrigentina ricca di rovine neolitiche) che prevedeva la costruzione di villaggi fortificati simili a vere e proprie città.

Intorno al 1200 a.C. la popolazione dei Siculi scese da nord ovest e popolò tutto il versante aretuseo dei Monti Iblei compreso l’attuale territorio melillese. I Siculi costruirono alcuni villaggi fortificati e adibirono molte grotte carsiche in sepolcri, formando così estese necropoli (tra cui la limitrofa Necropoli di Pantalica posta in territorio di Sortino, ma vi sono anche numerosi siti sepolcrali presso l’area comunale melillese).

 Nel frattempo nella vicina città di Hybla intanto, il monarca Hyblon nel 727 a.C. concedeva ai coloni greci megaresi il territorio su cui fondare la città di Megara Hyblea (vedi link di Augusta) e il territorio in cui sorge l’attuale città di Melilli cominciò a popolarsi di gente che allora viveva presso dei piccoli villaggi.

Dopo la conquista di Megara Hyblea da parte dei siracusani, il territorio melillese passò a questi ultimi, dove praticarono principalmente attività agricolo – pastorali.

In età romana, nella zona attigua alla città furono impiantate delle guarnigioni per difendere l’entroterra dapprima dai briganti africani e turchi, poi dai barbari, che minacciavano le coste a nord di Siracusa.

Dopo la caduta dell’impero di Roma, i Bizantini occuparono il territorio melillese e costruirono un piccolo feudo fortificato sul suolo in cui sorge l’attuale Melilli. Loro evangelizzarono la popolazione locale, che nelle grotte calcaree costruì vere e proprie “chiese rupestri”.

In seguito alla conquista araba della Sicilia avvenuta a partire dall’anno 827, gli Arabi si impossessarono del villaggio bizantino e lo chiamarono “Malilah” (che sarebbe divenuto Melilli), che significava “cammino trafficato” poiché in questi territori vi era una grande via di comunicazione che collegava Siracusa e l’intera area del Val di Noto alle altre parti della Sicilia. Loro fecero sviluppare in quelle zone l’allevamento delle api da miele, talmente radicata nei territori circostanti, da diventare tuttora la principale fonte economica per Melilli stessa, ma soprattutto per la vicina città di Sortino.

Intorno all’anno 1091 vennero i Normanni guidati da Ruggero d’Altavilla che cacciarono gli Arabi e fondarono le prime chiese nel territorio feudale melillese (ubicato nel cosiddetto Feudo di Mezzamontagna). Melilli divenne una vera e propria città, voluta dall’allora Demanio di Augusta retto da Federico II di Svevia. In questo periodo la neonata città di Melilli ospitò per diverse volte l’imperatore Federico II durante la sua permanenza ad Augusta e a Siracusa.

 Dopo le conquiste angioine e aragonesi del territorio siracusano, il feudo comprendente la città di Melilli passò nelle mani di molti uomini potenti dell’epoca, finché nel 1406 divenne prima provincia del “Regio Demanio di Augusta” e poi nel 1466 divenne “Baronia” fino al 1812 sotto la famiglia Moncada. In quegli anni precisamente nel Maggio 1414 venne ritrovata presso l’area di Magnisi (ora facente parte del territorio di Priolo Gargallo) il miracoloso Simulacro di “San Sebastiano” che divenne venerato in gran parte della Sicilia orientale, venerazione che dura anche oggi.

 Intanto dal 1397 il piccolo feudo di Villasmundo passava dapprima alla famiglia Scalambro; negli anni successivi passò agli Arezzo, agli Asmundo di San Giuliano e infine ai Paternò – Castello. Il nome Vllasmundo deriva dalle parole Villa e Asmundo che formavano la parola Villa di Asmundo (una delle famiglie nobili che governò il piccolo feudo), abbreviato poi col nome recente per via della villa feudale di Contrada San Giuliano posta ad est di Villasmundo.

Dopo il 1400 arrivarono periodi bui per la città di Melilli; il 10 Dicembre 1542 un forte terremoto che distrusse Melilli per la prima volta, che fu ricostruita poco dopo; nel 1676 subì una devastazione dalle truppe francesi che saccheggiarono, maltrattarono e umiliarono la popolazione melillese colpevole di essere fedele agli spagnoli; infine venne il terremoto dell’11 Gennaio 1693 che distrusse definitivamente tutta l’antica Melilli e uccise metà della popolazione.

Dalla ricostruzione settecentesca (1700) ai giorni nostri (2000)

Dal 1700 in poi l’intera popolazione melillese si dedicò alla totale ricostruzione della loro città sul sito preesistente. Per riuscire nel loro intento chiamarono molti ingegneri e capomastri per ricostruire tutti i monumenti civili e sacri secondo lo stile barocco settecentesco.

Nel 1711 venne anche rifondato simbolicamente il borgo di Villasmundo dal Marchese Patrizio Consalvo Asmundo di San Giuliano.

 Nel 1800 si sviluppò molta diffidenza verso la dominazione borbonica in Sicilia, che sfociò numerose volte in tumultuose proteste popolari aizzate dalle potenti società segrete massoniche. Finché il 27 Agosto del 1842 Melilli fu elevata a “Capoluogo di circondario” assieme alla frazione montana di Villasmundo. Il 29 Luglio 1960 Melilli faceva parte del Regno d’Italia insieme a tutti i centri della “Val di Noto” riuniti sotto la Provincia di Siracusa fece parte della Provincia di Siracusa (dal 4 Agosto 2015 nota come “Libero Consorzio Comunale di Siracusa”) di cui Melilli cominciò a far parte sotto il “Circondario di Siracusa”. Nell’ultima parte del 1800 venne ampliata la città verso sud perché furono edificati nuovi quartieri residenziali per la gente lavoratrice, e poi vennero costruite le opere pubbliche principali (scuole, ambulatorio medico, rete idrico – fognaria, linea elettrica e miglioramenti fondiari).

Nei primi anni del 900 ci fu una grave crisi economica che spinse molti melillesi ad emigrare in America, in particolare presso le coste dello stato americano del Connecticut in cui sorge una città chiamata Middletown popolata per un quarto da emigranti melillesi. Nel periodo della I guerra mondiale vennero chiamati molti giovani melillesi al fronte; molti di essi vennero uccisi o feriti facendo venire a mancare anche la forza lavorativa che faceva andare avanti l’economia di allora. Dopo il conflitto venne la dittatura fascista, la cui repressione politica e umana che mise alle strette i melillesi, costringendo anche chi voleva emigrare a morire di fame nel proprio paese vivendo in povertà.

Nel 1940 arrivò il II conflitto mondiale e Melilli divenne zona di aspri combattimenti vista la vicinanza ai porti di Augusta e Siracusa. La città fu danneggiata dai bombardamenti degli angloamericani e molti melillesi persero la vita.

Dopo la guerra negli anni ’50, tutta la zona nord della provincia di Siracusa versava in gravi difficoltà economiche e sempre più gente lasciava le loro città per emigrare al Settentrione, nell’Europa Settentrionale o sempre verso l’America. Per cui deciso dalla Regione Sicilia e dal governo italiano di impiantare nella zona costiera a nord del capoluogo aretuseo un grande polo petrolchimico comprendente i comuni di Augusta, Priolo Gargallo e Melilli, per creare posti di lavoro per la gente locale (ma anche per affari del tutto loschi), e difatti nel 1948 entrò in funzione la prima raffineria della Ra. Si. Om. alle quali seguirono le varie SINCAT, Montedison ecc…

Dapprima sembrava che la popolazione fosse felice di questo polo industriale che offriva lavoro a tanti melillesi, ma pian piano nei trentennio ’60 – ’70 – ’80 le cose mutarono; per prima cosa venne rasa al suolo l’ex frazione di Marina di Melilli per costruire nuovi impianti petrolchimici togliendo alla popolazione della frazione marinara le case, il lavoro e l’unica località marittima del territorio comunale melillese (va detto che l’ultimo coraggioso abitante della frazione di Marina di Melilli venne ucciso su commissione, vedete “Omicidio Gurreri” in questa pagina), nel 1979 parte dei territori comunali costieri sono stati assorbiti dal nuovo comune di Priolo Gargallo sottraendoli a Melilli; poi gli agenti inquinanti hanno reso provocato un gravissimo impatto ambientale rovinando buona parte della zona costiera inquinandola; le sostanze inquinanti emesse nell’aria, nell’acqua e nel suolo, hanno fatto ammalare buona parte della popolazione di: tumori, sclerosi multiple, malformazioni fetali e altre letali malattie legate all’inquinamento causato da queste raffinerie.

Finché la autorità competenti hanno esplicitamente ordinato la bonifica della zona, per consentire la sicurezza igienico-sanitaria ad abitanti ed eventuali turisti. Infatti ora sono sorti impianti di depurazione delle acque e dell’aria, ed è stata effettuata (in parte) la bonifica del sottosuolo per bonificarlo dagli agenti patogeni inquinanti.

Le condizioni di vita ora sono nettamente migliorate specie presso le aree interne, ma l’ambiente costiero in cui sono collocate le raffinerie è stato nettamente deturpato, e purtroppo l’ignoranza di chi voleva arricchirsi alle spalle della popolazione ha certamente segnato il territorio marino melillese per sempre, ma l’entroterra ibleo ancora non è stato per fortuna inquinato e oggigiorno si sta facendo di tutto per proteggerlo e mantenerlo così com’era anticamente, specie le aree a ridosso di Villasmundo e le zone interne dei corsi dei Fiumi Marcellino e Mulinello dove sono collocate notevoli testimonianze del passato.

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Melilli oggi; economia, turismo, personaggi famosi

Economia

Oggigiorno la città di Melilli è un centro economico di indubbio spessore imprenditoriale e commerciale per tutta la Provincia di Siracusa. La vicinanza al polo petrolchimico la rende una zona di traffico commerciale molto attiva, fattore che (nonostante l’inquinamento causato in questi anni) ha giovato all’economia imprenditoriale locale che supportata economicamente dagli enti politici siciliani ed europei, ma anche da capitale privato, ha portato l’economia melillese a livelli molto alti (si dice che Melilli assieme a Priolo e ad Augusta siano tra i centri più ricchi della Provincia di Siracusa proprio per la vicinanza al petrolchimico).

Infatti Melilli è un attivo centro petrolchimico dove sono presenti industrie raffinerie che lavorano il petrolio trasformandolo in: carburanti (benzina, gasolio, gas liquidi e altri combustibili), materie plastiche (vetroresina, celluloide, gomma) e altri prodotti (alcol etilico, inchiostro, detergenti, olio per motori ecc….). Vi sono anche industrie edili che producono: materiali da costruzione (cemento, laterizi, strutture metalliche per costruzioni in cemento armato) e infine porte e infissi in legno o metallo.

 L’agricoltura e l’allevamento, nonostante la modernizzazione dell’economia sono ancora molto praticate. Vengono coltivate molte colture sia serricole (pomodori, peperoni, zucchine e melenzane), sia da campo (lattuga, cicoria, patate, carote, cipolle, cavolfiori, finocchi, spinaci, zucche, fiori di zucca, legumi e cereali). Le colture arboree presenti nel territorio sono: agrumeti (arance, limoni, clementine e mandarini), mandorleti, oliveti, carrubeti, e vari alberi da frutta (cachi, fichi, cotogne, nespole e pesche).

Per quanto riguarda l’allevamento zootecnico, vengono allevati i seguenti capi di bestiame: bovini, ovini, caprini, suini, polli da carne, galline da uova, tacchini, conigli, cavalli e altri animali da cortile (anatre, oche, quaglie e pavoni). Inoltre troviamo allevamenti di api da miele così come nella vicina città di Sortino.

L’industria alimentare ha struttura profondamente artigianale; vengono prodotti: olio d’oliva, conserve alimentari (ortaggi sott’olio e sotto sale), prodotti da forno (pane, pizze, focacce e biscotti) e prodotti dolciari (pasticcini, torroni e dolciumi al miele).

 In questi ultimi anni a Melilli sono stati aperti grandi centri commerciali; situati in Contrada Bondifè a pochi chilometri a sud dalla città (www.conforama.it), e soprattutto nella frazione di Città Giardino che, insieme alla vicina frazione siracusana di Belvedere, ha formato il Parco Commerciale Belvedere (parcobelvedere.com), che è una zona ricca di centri commerciali  attrezzati per un’ ampia distribuzione della merce ai consumatori.

Turismo

Melili sta diventando un’ambita meta turistica sia per le sue bellezze monumentali e naturali, sia per la vicinanza a Pantalica, sia per la famosa Festa di San Sebastiano che si tiene durante il mese di Maggio.

 Nonostante i problemi avuti in passato (ma ancora non del tutto risolti) con le vicissitudini ambientali, Melilli sta attirando un gran numero di visitatori che dapprima vi facevano solo sosta per poi andare a visitare la città di Siracusa, ma oggi dopo un’accurata opera di pubblicizzazione turistico – commerciale della città, seguita dal restauro di molti monumenti e opere d’arte cittadine, Melilli sta divenendo sempre più ammirata e visitata. L’Unione europea infatti ha finanziato molti imprenditori locali, che hanno avuto il coraggio di mettersi all’opera aprendo centri di aggregazione turistica e locali di ritrovo (bed & breakfast, piccoli alberghi, ristoranti, trattorie, agriturismi ecc….) facendo nascere numerosi sbocchi lavorativi per la gioventù locale.

Va anche detto che si sta sviluppando anche un turismo radicato anche alle manifestazioni folcloristiche locali e agli spettacoli musicali organizzati dal Comune di Melilli e dalla Provincia Regionale di Siracusa per allietare i cittadini e i turisti nei periodi carnevaleschi, estivi e natalizi, anche se l’evento melillese per eccellenza è la bella festa consacrata a “San Sebastiano”, che vede la partecipazione di numerosi pellegrini da tutta la Sicilia.

Personaggi famosi

Concludiamo dicendo che Melilli ha dato i natali a personaggi più o meno noti, di indubbia fama lavorativa, artistica e culturale tra cui citiamo; il poeta classico Teognide di Megara, il monaco cappuccino Fra’ Alfio da Melilli (Eremita a Noto presso la Cava dei Pizzoni) morto in odore di santità nel 1706, il poeta e scrittore ottocentesco Giuseppe Aurelio Costanzo, gli archeologi Giulio Emanuele Rizzo e Rosario Carta, il politico Filippo Crescimanno, lo scultore Emilio Prazio, lo scenografo Giuseppe “Pino” Valenti, infine il calciatore Maurizio Intagliata.

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Guida turistica di Melilli – Villasmundo – Città Giardino
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)

Il centro urbano e storico di Melilli è posto su di un’altura facente parte della catena iblea dei Monti Climiti su di un’ottima posizione panoramica tant’è che la cittadina viene chiamata “Il Balcone degli Iblei” e comprende importanti edifici in stile barocco. All’ingresso della cittadina troviamo l’Edicola Votiva di San Sebastiano che è il principale luogo di raccolta dei pellegrini devoti a “San Sebastiano” che provengono dagli altri centri limitrofi, oltre al limitrofo Parco di Via Middletown. A poca distanza è posto il Parco Comunale di Melilli, importante area verde della cittadina melillese che si affaccia presso la Piazza Sant’Eligio, in cui è posta la Casa Vinci. Da qui parte il Viale Italia in cui è posto il Belvedere Panoramico di Melilli posto lungo il Viale Italia da cui si può godere di un’ottima visuale sul limitrofo Golfo di Augusta e su buona parte della Sicilia orientale. Si arriva quindi al Piano di San Sebastiano, la grande piazza delimitata da un elegante loggiato in cui si affaccia la stupenda Chiesa di San Sebastiano, una delle più belle chiese della Provincia di Siracusa consacrata a “San Sebastiano Martire” in cui è custodito im miracoloso simulacro rinvenuto nel 1414 che raffigura il “Santo Martire” Patrono di Melilli che viene venerato in buona parte della Sicilia orientale. Da qui si entra nel “Quartiere Badia” solcato dall’elegante Via Iblea, la principale arteria viaria del centro storico melillese il cui tratto iniziale lambisce la Piazza Filippo Crescimanno in cui è posto il Palazzo Municipale di Melilli, che ospita anche la sede dell’Ecomuseo dei Monti Climiti; a poca distanza vi è posto anche il Palazzo Santangelo. Tornando sulla Via Iblea possiamo ammirare il Palazzo Vinci, l’elegante Palazzo Rossi – Matera – Vinci – Rizzo, e a poca distanza il Palazzo Abramo – Rizzo e la piccola Piazza Padre Salvatore Giardina. Si arriva presso la grande Piazza Salvatore Rizzo in cui si affacciano i Palazzi Nicosia, Campione – Tristaino e Motta – Costa. Presso la limitrofa Via Roma sono posti il Palazzo Magnano, la barocca Chiesa dello Spirito Santo e il Palazzo Cannata. Percorrendo il tratto settentrionale della Via Iblea si entra nel “Quartiere del Carmine” comprendente anche l’area in cui è collocata la Chiesa Madre di Melilli, in cui sono posti i Palazzi Venezia, Arezzo – Cannata, Immè – Russo, Serges – Ternullo, Moncada dei Principi di Paternò e Missale – Cammarata, oltre ad un’elegante Edicola Votiva consacrata al “Sacro Cuore”. Ad est in posizione panoramica è posta la bella Piazza Matrice in cui è posta l’elegante Chiesa Madre di San Nicolò, la principale chiesa della città melillese assieme a quella consacrata a “San Sebastiano”. A poca distanza è posto l’ex Collegio di Santa Maria e il Palazzo Moncada di Via Fonte. Ritornando presso Via Iblea troviamo la bella Piazza Carmine in cui si affaccia la Chiesa di Santa Maria del Carmine. Al termine della Via Iblea è posto il panoramico Belvedere di Via San Vito da cui si possono ammirare il Golfo di Augusta e i limitrofi rilievi iblei. In questa zona della città è posto il “Quartiere Torre” solcato dalla Via Vittorio Emanuele in cui sono posti il Palazzo Vinci, la Casa Tranchina, la bella Chiesa di Sant’Antonio Abate, il Palazzo Lamia e a poca distanza il Palazzo Pandolfini. Proseguendo per la Via Garibaldi possiamo ammirare i Palazzi Schermi e Schermi – Scianna entrando poi presso il “Quartiere Soccorso” in cui possiamo ammirare il Palazzo Rizzo, la larga Piazza Umberto I con i Palazzi Crescimanno e Gurreri. A poca distanza vi sono posti il Palazzo Vinci di Via Emanuele Filiberto e il Palazzo David – Vinci – Caminito ma soprattutto la medievale Chiesa di Santa Maria del Soccorso che da il nome al quartiere. Arriviamo quindi presso l’area sudoccidentale di Melilli collocata su di un’altura che domina il Piano di San Sebastiano in cui possiamo ammirare la settecentesca Macchina Pirotecnica di San Sebastiano utilizzata un tempo per l’accensione di fuochi pirotecnici durante la festa in onore del “Patrono di Melilli”, ma soprattutto l’Area Archeologica del Castello di Melilli in cui sono poste le rovine della fortezza medievale melillese. Nella parte bassa del sito cittadino è posto il Viale Kennedy contraddistinto da un belvedere panoramico, che conduce alla periferia ovest di Melilli in cui sono posti la Chiesa di San Francesco di Assisi col limitrofo convento cappuccino e l’antica Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Al di fuori della città melillese è posto il suo interessante territorio ibleo collocato presso i rilievi noti come “Monti Climiti” posti nell’estremità orientale dei Monti Iblei. Qui possiamo ammirare l’area di Costa San Giuseppe – Scala di Melilli, la Masseria Vinci, il Cimitero di Melilli, la Cava di Melilli o della “Barriera”, il sito rupestre della “Pirrera Sant’Antonio”, la Cava dell’Acqua, la Cava Cannatello, l’area iblea della Cava del Torrente Cantera contraddistinta dalla presenza di siti naturalistici ed archeologici oltre che di antichi mulini ad acqua, la Cava Baratta contraddistinta dalla presenza di un faro militare e di una necropoli neolitica, la Grotta di Mastro Pietro, il sito archeologico di Contrada Cugnicello – Costa Gissara, l’area di Contrada Bondifè, il Vallone delle Nevi, le Catacombe di Riuzzo, la Cava Canniolo – Sorciaro e infine le rovine di Cozzo San Giorgio e Cozzo San Mauro.

A nord di Melilli è posta la frazione amministrativa di Villasmundo, contraddistinta da un piccolo ma interessante centro urbano. Qui possiamo ammirare il Cimitero di Villasmundo, la centrale Via Vittorio Emanuele e la principale Piazza Risorgimento in cui è posta la Chiesa di San Michele Arcangelo consacrato al “Patrono” del centro abitato villasmundese. Ad ovest di Villasmundo è posta l’area verde di Via delle Rose mentre ad est è collocato il settecentesco Feudo Asmundo di San Giuliano che da il nome alla frazione melillese.

Al di fuori di Villasmundo vi è il vasto territorio ibleo villasmundese, uno dei più interessanti della Sicilia sudorientale dal punto di vista naturalistico, geologico ed archeologico. Nell’area iblea a nord di Villasmundo possiamo ammirare il Monte Cassarà, il Torrente San Calogero, la Necropoli del Porrazzito, le rovine di Contrada Mungina, l’area di Vallone Maccaudo – Porcaria – Tavoliere, il Convento Carmelitano di Santa Maria del Carmelo, la Necropoli di Locomonaco, le rovine di Contrada Omodio e il Cozzo Battaglia. A sud di Villasmundo è posta la Valle del Fiume Mulinello comprendente vari siti archeologici di cui quelli del “Petraro” e della “Timpa Dieri”, l’area di Masseria Conigliara, il Circuito di Villasmundo, il ruderi del Castello di Curcuraggi, la Cava Belluzza comprendente vari siti archeologici, la Riserva Naturale della Grotta Villasmundo – Alfio – Grotta del Vaso comprendente un interessante sistema di caverne carsiche, il Poggio Manchitta, la Sughereta di Cozzo Ogliastri in cui vi è la presenza di alcune rare piante di “Zelkova Sicula”, il Monte Cannizzoli, il Monte Carrubba e infine la Valle del Fiume Marcellino comprendente varie aree archeologiche.

xNell’area meridionale del territorio comunale di Melilli è posta la frazione amministrativa nota come “Città Giardino”, posta a poca distanza dal territorio siracusano (in particolare la località di Belvedere), comprendente un moderno centro urbano, la moderna Chiesa di San Bartolomeo e il limitrofo Cimitero.

Al di fuori di Città Giardino è posto il suo interessante territorio ibleo comprendente le aree di Cava Salerno, Contrada Spalla – Cava Picci, Timpa Casone e Costa di Pola; da citare la presenza di un grande Acquapark posto presso la Contrada Spalla. Ad ovest di Città Giardino vi è posta la Riserva Naturale della Grotta Palombara comprendente l’omonima cavità carsica e parte delle aree di Contrada Grottone (comprendente un tratto dell’acquedotto greco noto “Canale Galermi” e dell’area di Biggemi) e Castelluccio – Mostrigiano. Ad est di Città Giardino è posta l’ex frazione balneare melillese di “Marina di Melilli” nota anche come “Fondaco Nuovo”.

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Elenco completo dei luoghi da visitare

Centro urbano di Melilli

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Territorio ibleo melillese

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Villasmundo

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 Città Giardino – Marina di Melilli

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I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

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Geolocalizzazione dei luoghi da visitare

(in allestimento)

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Feste e tradizioni religiose e popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

La festa più importante celebrata a Melilli è quella consacrata a “San Sebastiano Martire” che ricade il 4 Maggio di ogni anno in cui si commemora il ritrovamento della miracolosa statua di “San Sebastiano Martire” avvenuto il 4 Maggio 1414 presso l’area nota come “Penisola Magnisi”. Si tratta di una delle feste più importanti della Provincia di Siracusa e dell’intera Sicilia sudorientale che viene celebrata oltre che dai melillesi anche da fedeli provenienti dai centri limitrofi che compiono addirittura un pellegrinaggio a piedi partendo dalle località di residenza per arrivare poi presso la Chiesa di San Sebastiano di Melilli per sciogliere un voto o chiedere una grazia al “Santo Martire”. Ovviamente la festa comprende la Processione della statua di “San Sebastiano” ed eventi di vario tipo, tra cui anche spettacoli pirotecnici.

Da citare anche altre manifestazioni melillesi quali il “Carnevale Melillese” che è uno dei più vivaci della Provincia di Siracusa comprendente sfilate di carri e gruppi in maschera oltre a vari spettacoli, la solenne “Festa di Giuseppe”, la “Pasqua Melillese” con i solenni riti della Settimana Santa e della Domenica di Pasqua, la “Festa del Corpus Domini”, la “Festa di Santa Maria del Carmine”, la solenne “Festa di Santa Maria delle Grazie” consacrata alla “Compatrona di Melilli”, la “Festa di Santa Maria del Rosario” e infine la “Festa di Santa Maria Immacolata” facente parte del “Natale Melillese” (vedi più sotto).

Presso Villasmundo la ricorrenza più importante è la “Festa di San Michele Arcangelo” consacrata al “Patrono di Villasmundo” che viene celebrato la seconda Domenica di Maggio con una vivace manifestazione popolare che allieta la frazione villasmundese. Altre importanti manifestazioni sono il “Carnevale Villasmundese”, la “Festa di San Giuseppe” di Villasmundo e infine la “Pasqua Villasmundese”.

Presso Città Giardino va citata la bella “Festa di San Bartolomeo” che si tiene il 24 Agosto di ogni anno allietando la frazione melillese.

Altre ricorrenze che si tengono a Melilli, Villasmundo e Città Giardino sono la Commemorazione di tutti i Defunti, la Festa di San Martino e le celebrazioni del Natale che comprendono anche lo svolgimento di “Presepi Viventi” presso queste tre località.

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Melilli, Villasmundo e Città Giardino

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Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

Estate Melillese

È il principale contenitore degli spettacoli che allietano la città di Melilli durante il periodo estivo. In città vi sono mostre artistiche, rassegne musicali, manifestazioni sportive, spettacoli di cabaret, rassegne di teatro dialettale, sagre enogastronomiche e spettacoli per i bambini. Non di rado partecipano anche artisti nazionali e internazionali che allieteranno con i loro spettacoli le calde serate estive della città di Melilli.

Hawaian Party

È una festa organizzata per i giovani di Melilli che si tiene il primo fine settimana di Agosto (Venerdì e Sabato) che viene festeggiata presso il Parco Villa Nuova. Si tratta di una manifestazione ispirata alle feste caraibiche in cui, oltre a ballare e ad assistere a spettacoli musicali, si potranno gustare bevande e piatti tipici dei paesi caraibici, ma anche della tradizione siciliana.

Country Fest

Affine all’Hawaian Party, il Country Fest, che si tiene il secondo venerdì di Agosto presso la Piazza San Sebastiano, è invece incentrato sulle feste country americane, in cui oltre a ballare musica country americana, vengono servite pietanze tipicamente americane.

Festa del “Cudduruni a miliddisa”

Il primo fine settimana di Agosto (Sabato e Domenica) si tiene presso la Piazza San Sebastiano la Sagra del cosiddetto “Cudduruni a miliddisa”; ossia una tipica focaccia rustica melillese di grano duro a base di acciughe, cipolle, origano, pomodori secchi e olio d’oliva. Oltre alla degustazione di questo prodotto tipico melillese (ma anche di altri prodotti enogastronomici del siracusano come formaggi, dolciumi, conserve ecc…) vi sono anche spettacoli musicali, cabarettistici e teatrali curati da artisti locali.

Rassegna Enogastronomica “Pititti, Pititteddi e Luccumarei”

È la principale manifestazione enogastronomica della città di Melilli, che si tiene per l’ultimo fine settimana di Agosto (Venerdì, Sabato e Domenica) presso la Piazza San Sebastiano. In questa sagra, oltre ai “Cudduruni” di cui abbiamo parlato poco prima, vengono fatti conoscere ed assaggiare vari tipi di focacce caserecce (“Scacciate” e “Impanate” farcite con vari ingredienti), ma anche Pizzoli (focacce rustiche tipiche di Sortino), pizze, dolciumi, formaggi tipici del territorio come formaggi (e qui citiamo le Provole, i Caciocavalli, la prelibata Ricotta e varie forme di Pecorino), conserve sott’olio di ortaggi (pomodori, melanzane, peperoni, olive ecc…), dolciumi tipici di Melilli e dei paesi vicini e infine vini tipici del territorio. Ad allietare questi tre giorni di rassegna enogastronomica vi sono spettacoli musicali, cabarettistici curati da artisti siciliani e italiani più o meno famosi.

Festival delle Due Sicilie

Il Festival delle Due Sicilie, incentrato sul folclore popolare siciliano ma anche dell’Italia meridionale, si tiene il primo settimana di Settembre dentro la cosiddetta Pirrera Sant’Antonio (vedi l’omonimo link nella pagina riguardante i luoghi da visitare di Melilli). Qui vengono organizzati spettacoli di musica classica e popolare, recite in dialetto siciliano e spettacoli incentrati sul folclore popolare del Sud Italia. Anche se per l’occasione vengono fatte visite guidate alla Pirrera e proiettati filmini didattici sulle tradizioni popolari e turistiche della Sicilia, in particolare del territorio di Melilli e delle sue città limitrofe.

Fa parte del Festiva delle Due Sicilie anche la rassegna enogastronomica “Jazz & Wine” (che si tiene sempre presso la Pirrera Sant’Antonio) in cui le degustazioni di vini tipici del territorio (Nero d’Avola, Moscato di Siracusa, Moscato di Noto, Eloro di Pachino ecc…) vengono accompagnate da esibizioni di musica jazz curate da musicisti siciliani o italiani.

Estate Villasmundese

Anche Villasmundo ha il suo programma di spettacoli estivi incentrato su manifestazioni sportive, musicali, teatrali, folcloristiche ed enogastronomiche, che sono organizzate dai giovani o da piccole associazioni culturali e sportive villasmundesi, per allietare l’estate di chi popola questa piccolo borgo contadino situato in territorio di Melilli.

Rassegna Musicale “Musica sotto le Stelle” e Premio “Sanareddu d’Oro” (Villasmundo)

Il Premio Musicale “Sanareddu d’Oro” si tiene a Villasmundo l’ultimo fine settimana di Agosto. Questa rassegna musicale nasce con lo scopo di indirizzare i bambini ma anche i giovani un po’ più grandicelli di Villasmundo, Melilli e dei centri limitrofi affinché possano intraprendere la carriera musicale e avere oltre al successo, anche un avvenire o anche un semplice lavoro basato sulla musica per il loro futuro. I cantanti più bravi ricevono il cosiddetto “Sanareddu” (termine dialettale che intendeva un’antica moneta) d’oro.

Giochincittà (Villasmundo)

La rassegna ludica “Giochincittà” si tiene a Villasmundo per l’ultimo fine settimana di Agosto. Questo evento è stato creato per far divertire bimbi e giovani con giochi, attività ricreative e sportive, spettacoli musicali, cabarettistici e danzanti. I giovani che partecipano a questa festa sono tanti, infatti essa è la manifestazione giovanile più amata dai villasmundesi giovani e meno giovani.

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo. 

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono a Melilli e Villasmundo visitate i siti www.comunemelilli.it e www.villasmundo.it.

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Prodotti tipici melillesi

“Cudduruni a miliddisa” e altri tipi di focacce e pizze caserecce


Foto che raffigura il “Cudduruni a Miliddisa”.

Il “Cudduruni a miliddisa” è senza ombra di dubbio il prodotto tipico più famoso di Melilli. Si tratta di una focaccia casereccia simile ad una pizza, il cui impasto a base di farina di semola di grano duro, viene abbondantemente condito con acciughe sott’olio, cipolle, origano, pomodori secchi e talvolta viene aggiunta anche qualche fetta di caciocavallo locale. Il “Cudduruni” nasce come focaccia rustica che veniva preparata per le occasioni importanti dai contadini, così come i vari tipi di focacce tipiche di Melilli (ma anche dell’intera Sicilia sud orientale) note come “Scacciate”, “Impanate” o pizze farcite con ingredienti vari quali bietole selvatiche, pomodori secchi, pesci (anguille e baccalà salato tra tutti), salumi, formaggi (mozzarella, caciocavallo, provola, ricotta e “Tuma” ), patate, salsicce e altri ingredienti a seconda della fantasia di chi le prepara. Vi sono anche varianti dolci delle Impanate note come “Cassateddi” di cui parleremo nel paragrafo riguardante i dolciumi di Melilli.

Formaggi e latticini

A Melilli ma anche a Villasmundo è diffusa anche la preparazione di formaggi e latticini di latte bovino e ovino, ottenuto da animali che pascolano in ambienti puliti ed incontaminati. I formaggi che si ottengono sono caciocavalli, provole, forme di pecorino (fresco noto come “Primo Sale” o un po’ più stagionato) ma anche latticini come la prelibata ricotta di pecora, dalla cui preparazione si ottiene anche la “Tuma”, ossia un formaggio fresco che serve da base per la preparazione di altri formaggi di latte ovino (come per esempio il Pecorino).

Salumi e insaccati

La preparazione di salumi e di insaccati presso Melilli (e Villasmundo) è molto diffusa anche grazie alla moltitudine di allevamenti suini ubicati nelle zone iblee più interne ma anche a ottimi laboratori di macelleria. Qui vengono prodotti salami e salamelle aromatizzate con peperoncino o pepe nero, ma anche prelibate salsicce fresche (o essiccate) più o meno fini aromatizzate con pepe nero, peperoncino, olio d’oliva, vino bianco e semi di finocchio.

Olio d’Oliva e conserve sott’olio

I territorio posti in prossimità di Melilli e Villasmundo sono colmi di alberi d’olivo secolari da cui vengono raccolte ottime olive da olio da cui si estrae un ottimo olio extravergine di oliva, che serve ad aromatizzare numerose pietanze a base di verdura, carne, pesce, ma soprattutto per conservare ortaggi crudi o cotti alla griglia (come peperoni, melanzane, zucchine, carciofi ecc…), seccati al sole (come i pomodori secchi) oppure le stesse olive che dopo esser state schiacciate (ed eventualmente provate dei loro noccioli) vengono lasciate a insaporirsi sott’olio da sole o con peperoncino, cipolle, carote, menta, aglio e cavolfiore.

Miele e dolciumi tipici melillesi

Così come nella vicina Sortino, anche a Melilli vi è una fiorente produzione di miele, proveniente da api che succhiano il nettare dai fiori delle piante spontanee. Questo miele serve per fare numerosi dolciumi che sono in gran parte pani dolci della tradizione contadina melillese tra cui andiamo a citare i “Cuddureddi” (ossia ciambelle) dolci, “Mustazzoli” (pani dolci a base di mandorle e miele di diversa forma) e biscotti duri come “Ossa re morti”. Col miele vengono fatti anche i torroni a base si semi di sesamo, nocciole e mandorle e anche la “Pignuccata”, un dolce a base di palline dolci a base di farina di grano tenero, legate tra loro con caramello e miele (questo dolce è simile ad un torrone). Altri dolci tipici di Melilli (non a base di miele) sono i biscotti glassati noti come “Totò”, la confettura di cotogne dura nota come “Cutugnata”, i pani dolci di Pasqua noti come “Pupi cu l’ovu” (recanti un uovo sodo al loro interno) e i “Cassateddi” farcite con ricotta zuccherata aromatizzata con rosso d’uovo e cannella.

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Artigianato melillese

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Strutture ricettive melillesi

Visita il sito www.tripadvisor.it per saperne di più su hotel, case vacanze, bed & breakfast, pub, discoteche, ristoranti. 

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Fotogallery di Melilli – Villasmundo – Città Giardino

(in allestimento)

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